CONGRESSO PDCI: A BOLOGNA SI CONSENTE L’AZZERAMENTO DEI COMUNISTI CONTRARI ALL’ARCOBALENO E ALLE GIUNTA DI COFFERATI. PER QUALE MOTIVO?
FORSE PERCHE’ IL PROSSIMO ANNO SI VOTA AL COMUNE DI BOLOGNA E LI’ SI VUOLE ANDARE IN ALLEANZA COL PD?
MA ALLORA DOVE STA’ L’UNITA’ DEI COMUNISTI CONCLAMATA A QUESTO CONGRESSO?
Il recente congresso di Bologna ha visto, anche con irregolarità, cancellare la presenza dei comunisti sia negli organismi dirigenti di federazione sia dalle delegazioni al congresso nazionale.
Quei comunisti che avevano manifestato contrarietà alla sciagurata scelta dell’Arcobaleno ed alla giunta di Cofferati, si sono visti totalmente esclusi dalla federazione che avevano diretto sino ad ora.
Se si mettono in ordine i fatti avvenuti ci si rende conto che il risultato non è l’ordine degli addendi.
Il segretario uscente, Stefano Grondona, così come tutti i compagni esclusi, è da sempre impegnato nello stabilire relazioni con le componenti più conseguentemente di classe e comuniste di Rifondazione.
Il congresso è intitolato all’unità dei comunisti, il segretario del partito Diliberto sta indicando come necessario e fondamentale il rapporto con i comunisti di Rifondazione.
Il garante del congresso di Bologna é Paolo Guerrini, membro della segreteria nazionale è stato proposto da Diliberto stesso come commissario per l’Emilia Romagna.
Perchè è successo tutto questo? E ancora, perché il nuovo segretario eletto è un componente del raggruppamento Occhetto-Di Pietro?
Perché alcuni membri degli organismi dirigenti arrivano da un’esperienza della sinistra democratica e di uniti a sinistra?
Forse perché il prossimo anno si vota al comune di Bologna e lì si vuole andare in alleanza col PD? Proprio a Bologna la nuova maggioranza uscita dal congresso di Rifondazione (Ferrero, Grassi – Ernesto) ha votato un ordine del giorno in cui si esclude ogni ipotesi di alleanza con Cofferati.
Se si somma questa vicenda con l’analoga situazione successa a Napoli (anche lì un azzeramento di un’area di compagni rappresentati ben 21 sezioni) questo congresso per l’unità dei comunisti parrebbe partire col piede sbagliato.
Speriamo di non doverci trovare a gestire tra qualche tempo una nuova proposta di Unione, magari suggerita questa volta da D’Alema, in funzione di “pifferaio magico” al posto di Veltroni !
SI CONTINUI A COSTRUIRE LA COSTITUENTE COMUNISTA DAL BASSO!
I COMPAGNI E LE COMPAGNE DI BOLOGNA