REFERENDUM TRA I LAVORATORI SU WELFARE E PENSIONI: IL PRC DI BOLOGNA FARA’CAMPAGNA PER IL NO

La segreteria della Federazione di Bologna del PRC ha discusso con particolare attenzione e vivacità le prossime importanti scadenze che abbiamo di fronte e che dovranno vedere una straordinaria mobilitazione di tutto il partito, dei circoli, delle sue strutture organizzate. Ci riferiamo in particolare alla consultazione sindacale sul protocollo del 23 luglio, convocata per l’8 – 10 ottobre ed alla manifestazione del 20 ottobre.
E’ evidente che si tratta di iniziative dal carattere diverso, assunte peraltro da soggetti diversi, ma entrambe incentrate sul giudizio negativo che il nostro partito ha espresso, da ultimo anche nella direzione del 18 settembre , sul protocollo del 23 luglio ed in particolare (per fare qualche esempio) sull’innalzamento dell’età pensionabile, sul sostanziale mantenimento della legge 30, varata dal governo Berlusconi, che ha precarizzato selvaggiamente il mercato del lavoro, sugli ulteriori sgravi fiscali concessi alle aziende nonché l’attacco pericoloso e strisciante al contratto nazionale di lavoro.
In sostanza questo protocollo non rappresenta un miglioramento delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, come era legittimo attendersi dal governo di centro-sinistra, ma anzi ne mortifica le aspettative, muovendosi nel solco delle politiche liberiste degli ultimi anni.
In tale contesto drammatico, la segreteria della federazione di Bologna del PRC ha espresso una posizione unitaria sia sul giudizio negativo all’accordo sia sulla necessità politica di attivare una straordinaria mobilitazione di tutto il Partito e dei Circoli a sostegno di una campagna che dia un’indicazione di voto contrario al protocollo firmato da Governo e Cgil, Cisl e Uil.
Non solo perché, in quanto partito autonomo dal sindacato, abbiamo il diritto/dovere di esprimere la nostra posizione e di orientare in modo chiaro le lavoratrici ed i lavoratori che al nostro partito fanno riferimento, verso un netto ed esplicito NO. Ma perché un numeroso voto contrario è essenziale anche per le successive battaglie : rilanciare, nella manifestazione del 20 ottobre, un protagonismo delle lavoratrici e dei lavoratori da tempo sopito, fare una più incisiva battaglia parlamentare.
Da questo punto di vista apprezziamo e sosteniamo la coraggiosa posizione della FIOM e della sinistra sindacale con il loro netto giudizio negativo dei protocolli, che oggi rappresentano la posizione più coerente e combattiva contro le politiche liberiste, di attacco ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
Coerentemente con quanto affermato , non possiamo condividere il volantino redatto dal partito a livello nazionale, proprio perché non prende posizione.
Produrremo perciò materiale di propaganda, da distribuire nei luoghi di lavoro, nelle assemblee, nei volantinaggi in cui chiederemo alle lavoratrici ed ai lavoratori di utilizzare lo strumento del referendum con la massima partecipazione, esprimendo un deciso e motivato No.