“Problemi della transizione al socialismo in URSS”

NELLA RACCOLTA DI SCRITTI CURATA DA ANDREA CATONE ED EMANUELA SUSCA, EDITA DA LA CITTÀ DEL SOLE ( NAPOLI, 2004, EURO 24,00 ) L’AMBIZIONE DI RIAVVIARE UNO STUDIO ED UNA ANALISI CRITICA SULLE PRIME FORME DI SOCIALISMO REALIZZATO

Nel novembre 2003 si è svolto a Napoli un convegno che ha riunito numerosi compagni e studiosi col progetto ambizioso di riprendere a studiare e ad interrogarsi sulla storia dell’URSS e degli altri paesi socialisti. Di esso abbiamo dato conto in un precedente numero de l’ernesto (gennaio 2004). L’idea che li accomunava, al di là di diverse letture e interpretazioni di alcuni nodi essenziali della storia sovietica e della teoria di costruzione del socialismo, era quella di guardare alla relativamente lunga esperienza sovietica, che si snoda lungo tutto l’arco del ‘900 e senza la quale la stessa storia del “secolo breve” non può essere scritta, con gli occhi di chi, senza lesinare nell’uso dell’arma della critica, guarda però a quella storia come ad una storia propria, di cui si sente compartecipe. Insomma, per dirla in una formula: guardare criticamente alla storia dei comunisti dalla parte dei comunisti. Il libro che raccoglie le relazioni del convegno è, in questo senso, un libro militante, nient’affatto “accademico”.
Suddiviso in diverse sezioni – Rivoluzione e transizione al socialismo, Problemi di un’economia socialista, Stato e diritto nella società di transizione, Problemi della storia dell’URSS e del movimento comunista internazionale , Cultura e rivoluzione – con un’ appendice curata da Mauro Gemma sullo schieramento politico presente in Russia oltre un decennio dopo la fine dell’URSS, il corposo volume (oltre 400 pagine) offre un quadro ampio, anche se, data la complessità della materia, certamente non esaustivo delle principali questioni non solo di storia sovietica, ma anche della transizione al socialismo in generale. L’intreccio tra piano storico e piano di elaborazione e riflessione teorica è tra i pregi del volume. Al Convegno infatti erano presenti storici, filosofi, economisti, giuristi e militanti politici che hanno affrontato le questioni sotto diversi profili disciplinari. Questo perché la transizione da un modo di produzione borghese ad uno socialista, basato cioè sulla proprietà sociale dei mezzi di produzione, sui “produttori associati”, come diceva Marx, non si esaurisce né nelle sole forme politiche né nelle sole forme economiche, ma è un processo articolato e contraddittorio, che implica la rivoluzione del complesso dei rapporti sociali.
Il libro si rivela uno strumento utile per tutti i compagni che vogliano avvicinarsi e approfondire una questione – o un complesso di questioni –che la sconfitta di alcune delle principali esperienze socialiste del ‘900 non deve farci mettere in soffitta, poiché difficilmente si può procedere ad una politica di superamento del capitalismo, che è lo scopo per il quale sono nati e operano i partiti comunisti, senza fare i conti, in modo rigorosamente critico ma altrettanto rigorosamente non liquidatorio, con le esperienze socialiste del ‘900, e, in questo caso, con la più duratura e complessa di esse, quella dell’URSS. Il lungo saggio di Alexander Hoebel fornisce una preziosa fonte di informazioni bibliografiche sulle analisi e interpretazioni prodotte dopo il 1989-91 sulle cause della crisi e dissoluzione dell’URSS e ci consente di toccare con mano quanto siano riduttive e povere le affrettate e frettolose spiegazioni oggi correnti e come sia inutilizzabile la categoria di “fallimento” con cui si liquida quell’esperienza.
Ogni relazione costituisce un piccolo saggio compiuto, che meriterebbe un intervento critico particolareggiato, di cui non possiamo qui dar conto in modo dettagliato; rischieremmo solo di fare un lungo elenco di nomi e di titoli. Ciò che invece ci interessa rimarcare è il carattere scientifico e problematico di gran parte delle relazioni, corredate di un ampio apparato bibliografico e di note accurate, tese ad inquadrare storicamente e teoricamente le fasi della storia dell’URSS e della transizione-costruzione del socialismo. La storia dell’URSS, esaminata attentamente nelle sue peculiarità, è letta in un quadro mondiale, in una prospettiva generale. Questa impostazione, comune alla maggior parte delle relazioni, fa di questo volume un libro da tenere nella “cassetta degli attrezzi” dei comunisti del XXI secolo.