PER UN CONGRESSUALE SEMPLICE E CHIARO CHE NASCE DALLA BASE

Il VII congresso del nostro partito non è un congresso ordinario e non deve essere

falsato come il precedente, per questo basta ricordarsi la differenza di iscritti che negli ultimi 2-3 mesi di tempo utile di iscrizione erano passati a 11645 iscritti in più

del 2003 ( dati ufficiali aggiornati al 08/01/05).

Il fallimento totale della politica portata avanti dai nostri dirigenti è totale e distruttiva, ed era stata prevista anticipatamente nei documenti non Bertinottiani del precedente congresso.

Trovo inutile elencare tutte le cause e concause del perchè della disfatta dell’Arcobaleno e quindi di Rifondazione, è importante però ricordare che è la prima volta che un partito Comunista e Socialista ( anche se ormai di Socialismo quello italiano non ha più nulla) non hanno rappresentanti in Parlamento.

Un partito che nel suo statuto si fonda sui principi di Marx e Lenin non può e doveva mai essere in un governo liberista,capitalista e imperialista come quello di Prodi,

ma ora è evidente che il piano di Bertinotti e dirigenti era quello dello scioglimento

di Rifondazione Comunista e creare un nuovo soggetto politico. La cosa era ben studiata già da molto tempo ma non hanno fatto i conti con i militanti,simpatizzanti del partito ed elettori che hanno bocciato in pieno questo progetto

Torna spontanea una vecchia domanda cara ai partiti comunisti: ” cosa fare? ”

Di molto chiaro c’è il fatto che ricomporre ciò che è stato distrutto è molto difficile e lungo da attuare, ma penso che bisogna iniziare da Rifondazione Comunista e per

fare ciò sono essenziali alcune cosa da fare immediatamente:

Il partito ha un unico e solo simbolo: Falce e Martello, che non può essere mai messo in discussione chi lo fa, vuole un altro soggetto politico e quindi va allontanato.
Il partito di Rifondazione Comunista si ispira alle ragioni fondative del socialismo ed al pensiero di Marx e Lenin unico ed ancora attuale modo per trasformare la società capitalista, ciò non va mai messo in discussione e chi lo fa, vuole un altro soggetto politico e quindi va allontanato.
Fare uno Statuto chiaro senza possibilità di varie interpretazioni, regole chiare
su tutta la vita del partito e i poteri dei dirigenti.

Basta con continue divisioni, si a discussioni e pensieri diversi nel partito, devono essere importanti anche le minoranze, ma il partito è unico, no ad associazioni varie dentro il partito.
Devono esserci vere dimissioni di tutti i dirigenti a livello nazionale nessun senatore e deputato uscente e dirigenti nazionali possono avere incarichi a livello nazionale con questo congresso al massimo con il prossimo. Questo vale assolutamente per tutti anche i cosiddetti pentiti che vogliono ripartire da Rifondazione, sono stati tutti bocciati dagli elettori, tutti complici del governo capitalista, quindi per ora fuori.

Chiedere scusa ufficialmente anche con affissioni di manifesti in tutto il paese,
ai militanti, simpatizzanti, ed elettori che credevano in questo partito e che poi sono stati traditi, scuse forti per questa esperienza governista di Rifondazione.

Si deve lavorare sin da ora per un unico partito comunista ( PARTITO COMUNISTA ITALIANO) quindi unione con il PDCI e richiamare e allacciare i rapporti con tutti i compagni e compagne cacciati o costretti ad andarsene,
semmai dovranno essere immediatamente cacciati coloro che insistono con un nuovo soggetto politico, essi assolutamente non devono usare, strutture, soldi e

organizzazione del partito per i loro scopi.

Forse facendo ciò è possibile salvare quello che è rimasto del partito e dei suoi elettori, altrimenti sarà impossibile ricostruire ciò che è stato distrutto.