Al Seg. Nazionale Franco Giordano e a Liberazione.
Come segretario del circolo universitario “ Mario Rovinetti” di Bologna, io non ci sto, ad andare alle elezioni senza il simbolo che, da oltre un secolo, contraddistingue il mondo del lavoro e le sue lotte.
Per noi la Falce ed il Martello non sono solo simboli, ma in essi vivono le nostre lotte.
Riteniamo inoltre, che le posizioni assunte dal gruppo dirigente siano sempre più in contrasto con la volontà della base, che viene costantemente estromessa da tutte le decisioni.
Un gruppo dirigente ed un segretario, dovrebbero essere la voce dei propri iscritti!
Con la scusa dell’unità a sinistra, che per noi è fondamentale ma deve essere costruita sui contenuti, state liquidando il nostro Partito e la nostra organizzazione, ed ora volete darci il colpo di grazia…
Questo colpo di grazia però, oltre a produrre gravi conseguenze sul piano elettorale, significherebbe anche un passo indietro per i soggetti deboli che vogliamo e dobbiamo difendere, come i migranti, i precari e gli studenti.
Comunisti sempre!