Per la prima volta dal dopo guerra, i comunisti non sono rappresentati nel parlamento, la debacle de l’arcobaleno dimostra senza ombra di dubbio l’errore clamoroso commesso dal gruppo dirigente di Rifondazione che ha rinunciato alla falce e martello per inseguire un progetto effimero.
L’area de l’Ernesto, ormai da più di un anno, si è battuta nel partito per impedire questo tragico approdo.
Per la coerenza che ha dimostrato è stata discriminata, ma oggi i fatti ci danno ragione.
Il più grande errore che si potrebbe fare ora è non prendere atto che l’arcobaleno e definitivamente finito e riproporre quel progetto.
A questo punto occorre ridare agli iscritti del partito il potere di decidere convocando immediatamente il congresso.
Gian Luigi Pegolo