PENSIONI: RINALDINI GIUDIZIO NEGATIVO

PENSIONI: RINALDINI GIUDIZIO NEGATIVO, CREMASCHI VOTO NO
(AGI) – Roma, 20 lug. – Il leader della Fiom, la categoria dei
metalmeccanici, Gianni Rinaldini ha dato un giudizio negativo
sull’accordo per le pensioni, mentre il segretario nazionale,
Giorgio Cremaschi ha annunciato il suo voto contrario.
E’ quanto sta accadendo al direttivo della Cgil convocato
per l’esame dell’accordo di ieri sera. (AGI)

PENSIONI: RINALDINI (FIOM), NON CONDIVIDO ACCORDO, VOTO NO

(ANSA) – ROMA, 20 LUG – Il segretario generale della Fiom,
Gianni Rinaldini annuncia il suo voto contrario al Direttivo
della Cgil sull’accordo sulla riforma del sistema previdenziale
raggiunto stamattina tra Governo e sindacati a palazzo Chigi.
”Non condivido l’accordo sul superamento dello scalone –
spiega interpellato telefonicamente a margine della riunione –
che ci e’ stato prospettato oggi. Il mio voto se ci sara’ un
voto nella riunione per il mandato a chiudere sul testo che ci
e’ stato presentato sara’ contrario”. (ANSA).

PENSIONI. RINALDINI: SE VOTASSIMO SU SCALONE PARERE CONTRARIO

(DIRE) Roma, 20 lug. – Il leader della Fiom, Gianni Rinaldini,
esprime un giudizio “negativo sulla questione dello scalone”
aggiungendo che “se decideremo di votare, come ho gia’ annunciato
votero’ contro”. Parlando con i cronisti durante una pausa della
riunione del parlamentino della Cgil, Rinaldini spiega che “la
discussione che stiamo facendo e’ relativa al punto specifico
dello scalone e non siamo ad una valutazione complessiva
dell’accordo” sulla riforma previdenziale.
L’eventuale voto contrario, prosegue Rinaldini, e’ dato dal
fatto che il superamento dello scalone “e’ tutto confluito
secondo parametri che sono quelli di far tornare i conti,
escludendo l’aumento degli oneri previdenziali che ci sono stati
con l’ultima finanziaria, come ad esempio lo 0,30%. Nel merito
siamo ad un allungamento dei tempi nell’applicazione della Maroni
anche se ovviamente considero positiva l’esclusione dei lavori
usuranti e il fatto che si mantengano le due finestre per i
quarant’anni di anzianita’”.
“Il tutto deve dare, dal punto di vista del bilancio, costo
zero e io trovo ‘straordinario’- ironizza il leader della Fiom-
che ci sia un meccanismo in cui le pensioni di vecchiaia facciano
la solidarieta’ a quelle di anzianita’ e inoltre si e’ ventilato
un ulteriore aumento rispetto ai contributi dei lavoratori
dipendenti dopo l’aumento gia’ fatto dello 0,30%”.

PENSIONI: FIOM RESPINGE ACCORDO E VOTA NO A DIRETTIVO CGIL =
(AGI) – Roma, 20 lug. – Non piace affatto alla Fiom, la
categoria dei metalmeccanici, l’accordo sulle pensioni: e si
appresta, con il leader, Gianni Rinaldini e il segretario
nazionale, Giorgio Cremaschi, a votare ‘no’ al mendato a
chiudere l’accordo quando e se il Direttivo della Cgil, tra
oggi e domani, dovesse poi esser chiamato ad esprimersi.
Entrambi i dirigenti della Fiom hanno esplicitamente detto
di “non condividere l’accordo” e si apprestano a votare “no” se
ci sara’, tra oggi e domani, un voto per il mandato a chiudere
sul testo presentato al Direttivo.
“L’accordo e’ il cedimento ad una campgna ideologica priva
di fatti e di dati: e piu’ che delusione c’e’ rabbia”, ha
affermato Cremaschi.
Contraria all’accordo anche la Cub, i sindacati di base,
per la quale “l’introduzione di due sole finestre per accedere
alla pensione aumenta l’eta’ effettiva di uscita dal lavoro per
le pensioni di vecchiaia (65 anni per gli uomini e 60 anni per
le donne) con una contribuzione inferiore a 40 anni: la
prevista revisione automatica ogni 3 anni dei coefficienti in
relazione all’aspettativa di vita portera’ un continuo
peggioramento dei trattamenti previdenziali attesi”.
La Cub, “e’ intenzionata a continuare nella lotta contro
l’aumento dell’eta’ pensionabile e per il rilancio della
previdenza pubblica a partire dal calcolo per i giovani della
pensione al 2% annuo sulle ultime retribuzioni come avviene
gia’ oggi per tutti gli altri lavoratori”. (AGI)