L’abbiamo detto e ripetuto: sulle pensioni non è possibile accettare alcun “accordicchio” ne andrebbe non solo della credibilità definitiva di questo governo ma anche del ruolo della sinistra e dei sindacati.
E invece quello che concretamente rischia di profilarsi è proprio un pessimo accordo, in cui l’età pensionabile potrebbe allungarsi attraverso scalini e quote addirittura più di quanto previsto dallo stesso scalone.
Né l’introduzione né l’esclusione dell’allungamento dell’età pensionabile di una più ampia platea di lavori usuranti, fa venir meno la sostanza delle proposte che il governo si preparerebbe a varare.
Naturalmente non si parla più di incentivi e sui coificenti è evidente l’intenzione di ridurli.
Questa soluzione non è compatibile con la domanda che viene dal mondo del lavoro non può essere accettata.
Se la mediazione politica ottiene simili risultati a questo punto occorre fare quello che non e stato fatto fin ad ora e promuovere un ampia mobilitazione sociale la questione dell’indizione dello sciopero generale è all’ordine del giorno.
On. Gianluigi Pegolo
Gruppo Rifondazione Comunista – Sinistra europea
giovedì 19 luglio 2007