partito elezioni e simbolo

cari compagni come ho già detto l’altra volta la cosa
simbolica non è l’attaccamento al simbolo ma la
volontà di levarlo a tutti i costi ossia il non
riconoscere più la centralità del mondo del lavoro
Così si spiega meglio perche all’indomani della grande
manifestazione contro la precarietà del 20 ottobre
(che col senno di poi mi ricorda l’ultima grande
manifestazione del PCI contro Cossiga) si siano prese
le decisioni opposte al senso della manifestazione :
1) si è votato a favore del protocollo 2) si è deciso
di far nascere un nuovo soggetto politico con chi
quella manifestazione l’aveva boicottata ed è in
accordo con il protocollo!!! Come si vede quando non
vi è più una chiave di lettura della realtà legata al
lavoro si può dire qualsiasi cosa e poi fare l’esatto
contrario
si può essere contro l’americanizzazione della
politica e poi fare il ticket bertinotti francescato,
si può ritenere l’unità un esigenza insopprimibile e
poi dichiare che a costo di andare da soli si deve
varare la lista arcobaleno si può attaccare la
personalizzazione della politica e fare la lista
bertinotti si può attaccare lo stalinismo e decidere
il simbolo elettorale e l’apertura di una campagna
d’iscrizione ad un nuovo soggetto politico (senza far
partire il tesseramento del PRC) senza neanche fare un
congresso.
Con questi farabutti non si va lontano e il loro
avventurismo politico è oltremodo pericoloso perchè
noi possiamo smettere di essere comunisti ma gli altri
non smetteranno mai di essere anticomunisti e di
sfruttare i lavoratori. Dovremmo con umiltà cominciare
a ragionare sul che fare però senza smettere di
lottare con la consapevolezza che ora sarà più
difficile
Carroccia marco fondatore del prc e pittore edile
orgoglioso di entrambi le cose