I compagni e le compagne de L’Ernesto di Roma vi danno il benvenuto.
Questa è una assemblea ricca di significati di passione perchè ha l’ambizione di mettere insieme un popolo comunista e anticapitalista che in questi anni, contro ogni concertazione e contro l’illogica deriva della politica diventata mestiere, ha saputo resistere e rilanciare.
Si connettono qui gli oratori della presidenza, i compagni e le compagne per i quali è previsto un intervento, e tutta la platea valorizzando un dialogo ed un confronto importante tra chi ha condiviso le stesse battaglie a difesa dell’ambiente e dei diritti del lavoro, antagonisti nella quotidianità delle lotte da cui non ci siamo mai sottratti e consapevoli che il capitalismo riesce a sfruttare in egual misura, ed in maniera altrettanto spregiudicata, territori e lavoratori.
Da Torino a Roma siamo qui oggi sui temi della sicurezza sul lavoro, da Messina a Roma contro le grandi inutili opere e quindi contro il ponte e contro l’autostrada Roma-Latina, con la Palestina nel cuore, contro gli accordi che tolgono solo diritti che ci hanno già visti uniti per il no nei posti di lavoro all’accordo sul Welfare; siamo al fianco dei nostri fratelli e sorelle migranti non per fare la carità, ma per condividere con loro la stessa lettura di classe per uscire – insieme – dallo sfruttamento e dalla povertà.
E ancora siamo qui per sostenere i gruppi di acquisto popolare contro il carovita, ma anche per difendere i posti di lavoro di aziende che a Roma e nel resto d’Italia potevano essere efficaci anche per aumentare la ricchezza di tutti, e mi riferisco a Telecom Italia, Eutelia, Banca BonSpa, Supermercati Carrefour e ai lavoratori e alle lavorartrici degli appalti della Università di RomaTre, per dire anche noi che non vogliamo pagare la crisi dei padroni.
Siamo qui per cambiare lo stato delle cose presenti (chi altri se non noi?), condividiamo lo stesso disagio… (diciamo “disagio” giusto per la stampa…) del compagno Oliviero Diliberto nel guardare il cielo dopo un temporale; siamo qui per ribadire quello che il segretario del mio Partito, il compagno Paolo Ferrero, ci ripete ad ogni occasione e cioè favorire innanzitutto una aggregazione dei comunisti e delle comuniste dal basso, per tornare ad essere percepiti utili e necessari.
Qui, tra i presenti, questa aggregazione l’abbiamo già praticata e quando l’abbiamo praticata ha sempre funzionato!
Ora possiamo essere più ambiziosi, puntare in alto e pensare in grande! Continuare insieme nella nostra strada già tracciata senza cedimenti e senza arrenderci alla inevitabilità dell’attuale governo che ha già messo l’esercito in strada con la scusa degli immigrati, che ha già caricato gli operai della Fiat di Pomigliano e i nostri figli nelle università e che vorrebbe toglierci presto anche il diritto di sciopero! Questa situazione di emergenza impone prepotentemente tra i primi posti della nostra agenda politica una attenta vigilanza antifascista!
Sono sicura che mi consentirete di citare un frase di Antonio Gramsci che conosciamo bene tutti/e e che ci sta molto a cuore, che dice così: “Agitatevi perchè avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo, Organizzatevi perchè avremo bisogno di tutta la vostra forza, Studiate perchè avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza”, per dire che per noi la politica è davvero passione e che quindi (parafrasando il manifesto della nostra iniziativa) siamo per la condivisione dei conflitti per tornare ad una nuova stagione di diritti, siamo contro il bipolarismo che tenta di metterci fuori dalla vita politica all’insegna di un rinnovato maccartismo, siamo per la scuola pubblica e per il diritto allo studio perchè abbiamo bisogno di operai colti ed a tempo indeterminato.
Buon lavoro, compagni e compagne, grazie per essere qui, grazie per avere ridato senso e concretezza alla lotta di classe, mai come adesso così necessaria!