MASELLA (PRC): LE MINACCE DELLA BONINO SONO FATTE PERCHE’ I SINDACATI ACCETTINO IL LODO PRODI

E’ questo l’invito del capogruppo regionale del Partito della Rifondazione Comunista Leonardo Masella (area Ernesto) che aggiunge: «Le pressioni dell’ala ultraliberista del governo, che si accompagnano a quelle di Confindustria, della Banca d’Italia, del Fondo Monetario Internazionale e delle agenzie economiche dell’Unione Europea, non sono fatte perché si profila un buon accordo per i lavoratori e le sinistre, ma solo per neutralizzare le lotte e le pressioni da sinistra dello schieramento. Avvenne così anche per la finanziaria, quando i poteri forti, Confindustria in testa, dissero che quella era una finanziaria di sinistra. Poi si vide che era una finanziaria che ha regalato più di 5 miliardi di euro a imprese, banche e assicurazioni e ha colpito ancora i lavoratori, attraverso i tagli agli enti locali costringendoli a introdurre le addizionali Irpef sui redditi da lavoro dipendente. Non facciamoci ingannare dalle minacce della Bonino, di Dini e di altri. Un buon accordo è solo un accordo che abolisce lo scalone Maroni, come promesso nel programma elettorale, dopo mesi di discussioni e di mediazioni. I lavoratori sono stanchi della propaganda politica e giudicheranno rigorosamente il merito dei provvedimenti, e cioè se potranno andare in pensione a 57 anni di età e 35 di contributi, senza nessuna penalizzazione».