Leonardo Masella. Dichiarazione di voto

Eviterò in questa dichiarazione di voto di illustrare il documento presentato, perché questo si può leggere e mi pare molto chiaro.

La nostra non è già una mozione congressuale ma è il documento finale che presentiamo oggi in questo Cpn. Noi proponiamo di costruire una mozione congressuale con tutte le compagne e i compagni disponibili e con tutte le sensibilità che oggi sono critiche con la linea che ha portato alla disfatta. Anzi, diciamo che sarebbe meglio, per il clima che c’è nel partito, per tutte le iscritte e gli iscritti che guardano con preoccupazione a ciò che sta accadendo e che vorrebbero salvare Rifondazione Comunista, sarebbe molto meglio dare alle iscritte e agli iscritti la possibilità democratica, finalmente, di poter scegliere solo fra 2 opzioni compiutamente alternative, senza alcuna ambiguità di sorta, se si vuole liquidare Rifondazione Comunista oppure no, senza più pasticci e inganni. Gli iscritti devono decidere: vogliono oppure no un partito comunista, rinnovato, rifondato, unitario, ma comunista ? La rifondazione è comunista o è di altro ? Basta con questa ambiguità che è stata la causa prima che ha portato alla catastrofe attuale.

Se c’è una mozione così, semplice, chiara, noi siamo disponibili. Se invece c’è la riproposizione della concezione della sinistra che ha portato alla Sinistra arcobaleno e al suo fallimento; se c’è di nuovo la riproposizione della Sinistra Europea che ha spaccato la sinistra in Europa ed ha preparato il terreno della Sinistra arcobaleno; se c’è una qualche continuità con il congresso di Venezia che ha portato all’esperienza catastrofica del governo; si continua l’inganno ed è chiaro che noi non siamo disponibili ad ingannare le compagne ed i compagni.

Infine al compagno Giordano che oggi si appiglia alla gentilezza nel dibattito interno ed agita strumentalmente il tema della non-violenza, vorrei dire che al congresso di Venezia non mi pare che vi fu molta gentilezza nel dibattito interno, così come non mi pare che ci sia molta non-violenza nei bombardamenti su donne, vecchi e bambini che ha fatto la guerra della Nato in Afghanistan, che ha avuto il nostro sostegno per due anni nel governo Prodi.