BERTINOTTI PROPONE UNA NUOVA BOLOGNINA.
NO ALLA LIQUIDAZIONE COMUNISTA. CONGRESSO SUBITO.
Dichiarazione di Leonardo Masella, capogruppo del Prc Regione Emilia-Romagna, dell’Esecutivo dell’Area dell’Ernesto.
Fausto Bertinotti rompe la moratoria del dibattito interno al Prc decisa per non danneggiare la campagna elettorale e afferma pubblicamente la sua personale posizione con dichiarazioni molto pesanti e gravi sia per il danno alla campagna elettorale che per il destino del Prc e del comunismo italiano. Bertinotti dichiara oggi, in una video chat del sito internet del quotidiano La Stampa, che quella comunista sarà soltanto una tendenza culturale nella cosiddetta “Sinistra Arcobaleno”. Propone dunque apertamente lo scioglimento del Prc, cioè una seconda Bolognina, dopo quella fallita di Achille Occhetto, per costruire un nuovo partito della sinistra, una sorta di Pds bonsai.
Bertinotti sbaglia clamorosamente, come sbagliò Achille Occhetto nel 1991 nonostante avesse il sostegno dei poteri forti. Questo progetto liquidatorio fallirà nuovamente. Non ha funzionato l’idea di una tendenza comunista nel Pds di Occhetto che aveva il 25%, figuriamoci dentro un partito del 7-8% ! Quella comunista non sarà solo una tendenza culturale della Sinistra Arcobaleno, coalizione elettorale che non esisterà più dopo le elezioni del 13 e 14 aprile, ma sarà una forza politica organizzata autonoma e di massa del nostro Paese, di cui c’è sempre più bisogno per combattere le ingiustizie sociali crescenti prodotte dal capitalismo.
Dopo le elezioni ci sarà il congresso del Prc. Invito tutti gli iscritti del Prc a mettere in minoranza queste posizioni liquidatorie di Bertinotti, per salvare il partito e rilanciare il processo della rifondazione di una forza comunista in Italia.
L’Ufficio Stampa
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Bertinotti liquida Rifondazione Comunista ( da, videochat di “La Stampa”)
di Gianluigi Pegolo
su L’ERNESTO del 08/04/2008
Bertinotti liquida Rifondazione Comunista ( da, videochat di “La Stampa”)
Le dichiarazioni di Bertinotti circa il futuro dell’Arcobaleno sono chiare e non lasciamo dubbi circa l’intenzione che ha una parte rilevante dell’attuale maggioranza di Rifondazione. L’idea è quella di costruire un partito superando definitivamente ogni resistenza tesa a conservare l’autonomia politica ed organizzativa del PRC. Ogni ipotesi di strutture federate o confederate viene esclusa e le singole identità politiche si riducono a tendenze culturali interne al partito unico. Questa impostazione liquidatoria segna la pietra tombale per la storia dei comunisti, oltre ad essere fallimentare nell’ipotesi di un più generale rilancio della sinistra italiana, ed è per questo che va respinta nel modo più fermo.
Roma, 8 aprile 2008
On.le Gianluigi Pegolo
Deputato PRC- dell’esecutivo nazionale dell’Ernesto
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