Il reiterato attacco del Papa alla legge 194, dopo le critiche mosse al neo governo Berlusconi per la mancanza di espressioni del mondo cattolico tra il suo esecutivo, rappresenta l’ennesima ingerenza in uno stato laico, ma soprattutto la volontà di condizionare l’opinione pubblica sulla possibilità di restringere un diritto democratico, l’autodeterminazione delle donne, ottenuto con forza e dignità dal volere del popolo italiano. Tuttavia, le aperture del governo alla possibilità di cambiare la legge 194 sono il segno evidente dell’insensibilità sociale verso problemi le cui cause sono da ricercare altrove. Dalla cultura della prevenzione alla diffusione di consultori, in un quadro sanitario nazionale più efficiente, dalla precarietà alla sicurezza sul lavoro, dal salario senza potere d’acquisto al diritto alla casa, fino alla difficoltà di crearsi una famiglia (in qualsiasi modo e forma): ecco quali sono i veri problemi irrisolti verso cui tendere le energie del Paese.