Intervento di Francesco Maringiò CPN 19-20 Aprile 2008

La situazione politica è precipitata nell’arco di pochissimo tempo ed il disastro de l’Arcobaleno ha fatto venire al pettine i nodi di una crisi più profonda che investe tutti noi. È necessaria una proposta politica che indichi la soluzione di questa crisi. Per questo mi pare incomprensibile che nel Cpn ci si spacchi su chi dovrà gestire il partito fino al congresso e si lascia nel vago la proposta politica. Il rischio è che appaia ai più come una lotta di potere tra compagni che, tra l’altro, avevano tutti ruoli di massima direzione politica nel partito e nel governo. Io penso che bisogna dare uno sbocco politico a questa crisi, invertendo radicalmente la rotta fin qui perseguita. Rifondazione Comunista va salvata dallo scioglimento de facto nel soggetto unico e plurale de l’Arcobaleno, ma va salvata anche dalla condizione di inefficacia e marginalità politica. Se non vogliamo prendere in giro i compagni dobbiamo dire chiaramente cosa vogliamo: io credo che da questa crisi ci si salvi solo evitando che Rifondazione si sciolga e lavorando perché sia protagonista di un processo di ricostruzione di un forte partito comunista in Italia, capace di dare risposte al senso di smarrimento profondo che vive la nostra gente. Il nuovo quadro politico, con la schiacciante vittoria delle destre, non lascia scampo a pasticci o fughe politiciste: c’è un forte bisogno di opposizione politica e sociale, c’è bisogno di un forte partito comunista.