Concordo col compagno Mantovani rispetto alla richiesta di una consultazione del partito e della base circa la presenza di Rifondazione al governo. Anzi, visto che la segreteria nazionale non ha intenzione di promuoverlo, chiedo proprio a lui di farsi portavoce di questa battaglia, che sicuramente raccoglierebbe il consenso di tanti compagni: ci vorrebbe, infatti, una proposta chiara da parte del gruppo dirigente nazionale sulla nostra presenza al governo, da fa discutere a tutti gli iscritti in una grande e democratica consultazione.
Sul governo: senza nasconderci la verità, dobbiamo serenamente prendere atto del fatto che la linea congressuale di Venezia è clamorosamente fallita. E non mi riferisco solo al fatto che non c’erano le condizioni per entrare organicamente in questo governo (eppure ci sarebbe bisogno di aprirla questa discussione, viste le difficoltà in cui oggi ci troviamo) quanto l’idea che, l’ingresso nel governo Prodi non dovesse prevedere alcun punto programmatico per noi irrinunciabile. E così, dopo essere stati visti da tanti cittadini come i più coerenti oppositori di legge30, Bossi-Fini, Moratti,…ci troviamo in un governo che persevera su questa strada e verifichiamo ogni giorno che siamo totalmente incapaci di spostare a sinistra l’asse del governo. Anzi: più passa il tempo e più questo si sposta “al centro” prefigurando nuovi assetti. Il Prc è nell’angolo e deve scegliere: o produce una svolta vera nella sua politica e torna ad essere un partito ”diverso”, che si candida a rappresentare un pezzo reale ed importante della società o rischia di essere totalmente normalizzata, facendo così morire la possibilità di una politica alternativa e diversa, che sta alla base della nascita stessa del Prc.
Sulla “cosa rossa”: credo che l’unità a sinistra sia un terreno di lavoro prioritario, ma bisogna evitare di scambiare lucciole per lanterne o peggio ancora di piegare questo bisogno per fini politicisti. Si persegue a tutti i costi l’unità (alcuni parlano già di fusione) con Sinistra Democratica, facendo finta che non ci siano differenze abissali. È o no un problema il fatto che non partecipano neanche alla manifestazione del 20? Allora compagni evitiamo il combinato micidiale di moderatismo (al governo a prescindere) e politicismo (partito unico con Mussi a prescindere), perché quello di cui c’è bisogno è un Prc alla testa delle lotte: è il nostro miglior antidoto alla crisi della politica!