INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

Premesso che:
Il Ministro della Difesa, in occasione di una recente audizione presso le Commissioni Difesa ed Esteri della Camera per argomentare l’assunzione, da parte dell’Italia, della responsabilità di comando della regione di Kabul,  ha parlato di un incremento temporaneo del contingente italiano;
tale impegno, che durerà da dicembre 2007 per 8 mesi,  comporterà l’invio di altri circa 250 militari italiani in quella regione;
il Ministro ha poi chiarito che tale decisione è stata presa  “a similitudine di quanto operato da Francia e Turchia durante il rispettivo turno di comando”.
Considerato che:
nel decreto di rifinanziamento votato prima della sosta estiva dei lavori parlamentari non era previsto nessun incremento del contingente del nostro paese in territorio afgano;
attualmente le truppe italiane in Afghanistan constano di 2.300 unità, avendo subito già un graduale aumento rispetto al contingente iniziale;
dalle notizie che pervengono attraverso i mezzi di informazione parrebbe che il governo Karzai stia aprendo negoziati con i guerriglieri Talebani ottenendo dei primi risultati positivi.
Per sapere:
se, oltre alla similitudine con quanto operato da Francia e Turchia, vi siano altre motivazioni che spingono a ritenere necessario un ulteriore invio di truppe nella capitale afgana;
quali funzioni andrebbero a svolgere i 250 militari aggiuntivi che verrebbero inviati a Kabul;
come intenda provvedere all’aumento di spesa che comporta tale incremento.