– Per sapere – premesso che:
la Fiat di Pomigliano d’Arco è interessata ad un processo di ristrutturazione di particolare delicatezza, sulla base di un piano di rilancio frutto di un’intesa con le organizzazioni sindacali;
lo stesso stabilimento è stato oggetto di sospensione dell’attività produttiva per consentire interventi e l’attivazione di corsi di aggiornamento per il personale;
la situazione produttiva presenta elementi di preoccupazione evidenziati in particolare da ripercussioni negative sull’indotto, con ricorsi alla cassa integrazione guadagni; e dal licenziamento di decine di dipendenti collocati in mobilità finalizzata al pensionamento;
la direzione aziendale non sta rispettando gli impegni assunti con il Piano di rilancio, come dimostrano le inadempienze in termini di informazioni su investimenti e sui corsi di formazione, nell’ambito della prevista attività della Commissione mista (Direzione, Rsu, Organizzazioni sindacali) prevista dall’accordo;
a fronte della situazione critica sul piano produttivo prima richiamata, si sta assistendo a una recrudescenza di comportamenti lesivi dei diritti sindacali dei lavoratori da parte della direzione aziendale;
in particolare con comportamenti vessatori da parte di vigilantes incaricati dall’azienda per la sorveglianza dei corsisti e con la sospensione cautelativa di sette lavoratori sulla base di argomenti palesemente pretestuosi (come la presenza di atteggiamenti minacciosi nel corso di uno sciopero e di un corteo svoltosi nella giornata del 10 gennaio);
i su richiamati comportamenti hanno creato una situazione di tensione nell’azienda ed iniziative di lotta dei lavoratori;
la situazione ha assunto aspetti così drammatici da indurre gli organismi nazionali dei sindacati di categoria interessati a esprimere esplicite proteste, a prospettare il ricorso alla magistratura per tutelare i diritti lesi e a sollecitare l’intervento del governo al fine di convocare rapidamente le parti sociali-:
quali elementi di conoscenza dispone il governo in merito alla situazione produttiva dello stabilimento;
se è a conoscenza delle contestazioni sindacali in merito al mancato rispetto dei diritti sindacali dei lavoratori;
se in ragione della gravità della situazione e in considerazione del ruolo decisivo assunto dallo stato in questi anni nel sostegno delle attività della FIAT, intenda intervenire, come sollecitato da alcune organizzazioni sindacali di categoria, al fine di promuovere un incontro fra le parti sociali per affrontare i problemi relativi al piano di rilancio e la sua gestione, il rispetto delle norme relative ai diritti sindacali e il ripristino di corrette relazioni industriali.