I comunisti tornino alla testa delle lotte

– Sindacato e quadro politico generale. Che ne pensi ?

Ci sono problemi enormi nel sindacato italiano. Bisogna riflettere su ciò che è successo alle elezioni del 13-14 aprile, perché è insopportabile chi dice “ non guardiamo indietro” ; la situazione politica e parlamentare è peggiore di quella del 18 aprile del 1948, perché allora non c’era un clima di disfacimento e di disfatta come invece si avverte ora, e tale disfatta è stata costruita. Se non si compie un’operazione di chiarezza, non si riparte ( e infatti per ora in Italia, nessuno riparte). Voglio iniziare da alcune osservazioni sul PD : questo è un partito ideato e costruito per andare al governo e il suo fallimento elettorale ancora non ne ha modificato la natura, al punto che il disastro è ancora in corso, come si vede dal fatto che finora non sta facendo alcuna forma di opposizione autentica. Su questo terreno un’analisi seria e convincente non è stata fatta e certo il congresso del Prc ne dovrà parlare in modo da darne una descrizione definitiva. Un punto politico centrale è, intanto, che il governo Prodi ha distrutto l’idea nel nostro elettorato che ci possa essere una politica alternativa al liberismo e ha condotto in questi due anni, insieme al gruppo dirigente del centro-sinistra, di cui anche il Prc faceva parte, una politica economica più realista del re , rispetto alla quale ancora non si è sentita una parola di autocritica ! E anzi, semmai sentiamo Tremonti che dice che è l’ora che paghino petrolieri e banchieri!

– E intanto la destra ottiene consensi tra il nostro popolo…

Si: la destra sfonda nei quartieri popolari e il cosiddetto popolo di sinistra assume temi e argomenti che non sono i propri, ma sono assunti dal fatto che , avendo la sinistra accettato l’agenda della destra, ha condotto una politica che non si è distinta da quella originale della destra , per cui , nella confusione e nel dubbio che le paure suscitate fossero autentiche, la gente ha votato chi questi argomenti li crea e li gestisce in proprio da tempo, non chi ne presenta una fotocopia sbiadita e dell’ultim’ora. Una sinistra priva della dignità di combattere e così disfatta a partire dalla propria interiorità non può ricostruire. Sono fermamente convinto che , alla fine, per chi sceglie la politica del meno peggio, non c’è poi altra scelta che scegliere il peggio!. Nel panorama elettorale del centrosinistra, era poi davvero difficile per chiunque votare l’Arcobaleno, che , nella sua intrinseca miseria di posizione, era persino arrivato a chiedere il voto agli elettori , solo per poter esserci nel Parlamento ( “ sennò si sparisce “, si diceva , ovvero sparisce ogni traccia di partiti di sinistra , dopo la preclusione del PD verso la cosiddetta sinistra radicale.) Ma come si fa a chiedere agli elettori di votarti , sennò altrimenti sparisci?! Se poi si guarda all’Europa, si vede che l’UE è contro i lavoratori, fa sentenze contro di essi , e , appena si parla di aumentare i salari, minaccia “sfraceli”che di qui a breve interverranno: una cosa è certa, o i migranti hanno i diritti di tutti e dun- que crescono i diritti di tutti o si alimenta la guerra fra poveri. E a noi tocca contrastare questa Europa e non lasciare alla destra il terreno libero per torcere il senso comune di massa verso il nemico esterno.

– E Berlusconi ?

Guarda: mentre il governo Prodi ha realizzato la deprecabile politica dei due tempi, ai lavoratori tristemente nota , ora il governo Berlusconi farà, zitto zitto, una politica fiscale a favore dei lavoratori, mentre l’Ici, benché popolare, non sarà per tutti uguale. Ciò mentre si preparano ingiustizie enormi, e di precarietà non parla più nessuno e anzi, la legge 30 è diventata una legge buona (sic!)

– Come si fa , dunque, a non dire che cosa è successo? Quali sono i primi compiti della sinistra?

Dovrebbe spazzar via questa sua classe dirigente perché la forza della destra è anche nel ricambio, mentre a sinistra si assiste alla riedizione stanca di un litigio fra D’Alema e Veltroni, per una differenza minimale di linea fra loro che ha davvero interesse per pochi addetti e non tocca i dati materiali della vita vera delle persone. Bisogna invece ripartire dai contenuti, e che siano diversi da quelli dell’agenda della destra, perché se il paese si è spostato a destra, bisogna saperlo riconquistare, così come bisogna ricostruire i partiti, ma anche un popolo della sinistra , come quello che si è visto a Genova nel 2001; anch’esso infatti è stato smantellato, perché il governo ha pensato di poter fare tutto quello che voleva, col sindacato acquiescente al governo amico e col collante della paura del ritorno di Berlusconi che suonava come ricatto e minaccia insieme. Dunque, bisogna costruire l’offensiva, a partire dal sindacato, se non si vuole che la sconfitta politica si trasformi in definitiva sconfitta sociale. E, per farlo, bisogna fare opposizione sui temi concreti che sono quelli di tutti i giorni, a cominciare dall’aumento dei salari e delle pensioni. Infatti tutto è stato sconvolto e anche il sindacato non farà questa volta quello che ha fatto nel 2002. Credo che vada contrastata questa assenza di vera opposizione che il PD ( non ) sta facendo e che presenta il maggiore sindacato italiano come subalterno al governo-ombra, del Pd, il quale , per ora, non si fa sentire, ma intanto accetta la revisione delle regole e le riforme istituzionali che il governo Berlusconi mutata faccia e tattica- propone. Ripeto, bisogna contrastare questa deriva del sindacato che sta portando la sconfitta politica a diventare sconfitta sociale. Sappiamo già che il federalismo contrattuale porterà alla fine del CCNL : e ricordiamoci, è la stessa fine che ha fatto la scala mobile e anche il procedimento e la logica sembra essere la stessa. Si dirà che nessuno vuole cancellare il contratto nazionale, esattamente così come si diceva quando si è cominciato a smantellare la scala mobile. C’è una gigantesca iniquità sociale da rimuovere in Italia : i salari dei lavoratori dipendenti sono da noi fra 1200 e 1300 euro al mese, mentre gli operai finlandesi (che da poco ci hanno fatto visita) fanno 36 h a settimana e guadagnano 2600 euro al mese ! Questa è la catastrofe italiana .Ed è da anni sotto gli occhi di tutti. Ed è una catastrofe, quella dei salari, che viene da lontano, proprio dall’eliminazione traumatica della scala mobile. D’altra parte se si legge il Documento unitario Cgil Cisl Uil bastano le prime 4 righe in cui si dice …” bisogna aumentare i salari attraverso la produttività……etc” per capirne la traduzione : è sempre la politica dei due tempi che viene proposta ai lavoratori!. Il recupero della pesante perdita salariale degli ultimi 15 anni rischia poi di non essere più garantito per via contrattuale , perché il ridimensionamento del contratto nazionale lascia più ampio spazio allo scambio salario-produttività. Così non si aumentano i salari ed è evidente il rischio di un peggioramento delle condizioni di lavoro.

– Che fare?

Opporsi al “paese normale” , inverare l’opposizione sociale, scendere in piazza, riprendere a lottare. Nella consapevolezza che si sta costruendo in Italia un regime che rischia di durare vent’anni , con un sindacato che lo sostiene. Un’ultima cosa mi sento di dire : l’assenza dei comunisti crea i mostri della destra. Ci sono voluti cento anni per costruire una coscienza di classe diffusa : ricordiamoci che senza di essa non c’è la dignità della sinistra e dei lavoratori. Che i comunisti tornino alla testa delle lotte.