I compiti immediati dei comunisti russi

Quest’anno il Partito Comunista della Federazione Russa, creato quale organizzazione repubblicana in seno al Pcus, compie dieci anni. Ma, a differenza del Pcus, non è stato partito di potere neppure per un giorno, trovandosi all’opposizione intransigente della politica di restaurazione del capitalismo in Urss e in Russia. Il Pcfr è stato mai tollerato dai seguaci di Gorbaciov ed è stato perseguitato con accanimento da quelli di Eltsin, che hanno cercato di proibirne l’attività. Oggi resi vani i tentativi di emarginare il Pcfr dalla scena politica, il regime cerca di addomesticare il partito, attribuendogli il ruolo di uno qualsiasi dei partiti “che formano il sistema”, a salvaguardia della continuità del corso politico, economico e sociale di rapina. Il Pcfr rifiuta simile prospettiva. Il vero potere popolare e il socialismo sono stati e rimangono il suo obiettivo strategico. (…)

La tappa attuale della lotta per il potere popolare e per il socialismo
1. L’attuale periodo della storia russa è caratterizzato prima di tutto dalla politica del regime al potere tesa alla restaurazione del capitalismo, alla formazione di una classe criminal-mafiosa di “proprietari strategici”. Però tale politica è in contraddizione con l’esperienza storica della Russia e con le tradizioni dei suoi popoli. Essa porta alla disgregazione della società e alla demolizione dello stato. Oggi la Russia si trova in un groviglio di contraddizioni, che non possono essere risolte con l’attuale politica condotta dal regime. La principale di tali contraddizioni è rappresentata dall’antagonismo tra sfruttati e sfruttatori, tra lavoro e capitale. Contemporaneamente nella società si hanno anche contraddizioni tra gli interessi nazionali dei paese e la servizievole propensione del potere a operare in conformità agli ordini emanati oltreoceano. Tra gli sforzi tesi alla rinascita della Russia e l’aspirazione dei capitale transnazionale a smembrare la nostra Patria. Tra le tradizioni secolari di amicizia tra i popoli e l’interesse avido della borghesia a seminare l’egoismo nazionale e il separatismo. Tra il patriottismo popolare e il desiderio dei regime di “privatizzare” l’amore verso la Patria, di metterlo al servizio delle forze antipopolari. Tra l’autentica aspirazione dei cittadini a una vita tranquilla e sicura e una delinquenza crescente. Tra la volontà del popolo a conservare la propria cultura e la mancanza di valori introdotta dì peso.
2. Se la situazione attuale delle cose dovesse conservarsi nella società, allora la distruzione del paese sarebbe inevitabile. I sintomi della putrefazione della società sono evidenti:
• un regime capitalista primitivo, feroce, del tutto corrotto;
• una classe dominante, incapace di mantenere il proprio potere con metodi democratici, che aspira a dirigere con procedure repressive;
• l’impoverimento di massa della maggioranza del popolo, espropriato del potere, privato delle garanzie sociali e delle conquiste fondamentali della civiltà;
• l’apatia della società, in cui non esiste un potere rappresentativo compiuto, un reale sistema politico basato sulla dialettica dei partiti, associazioni professionali influenti e rappresentative;
• la trasformazione della Russia da potenza trainante del mondo in oggetto di saccheggio per sempre più numerosi predatori.
L’arbitrio, la devastazione, il decadimento della cultura, la guerra aperta o mascherata di tutti contro tutti: è questo il futuro che il regime sta oggi costruendo per la Russia. E le speranze che il potere, con l’avvento al Cremlino di una nuova compagine, possa modificare radicalmente tale politica, sono fino ad ora poco fondate.
3. II Pcfr è convinto che la fuoruscita dalla situazione creatasi e un futuro effettivamente degno per la Russia possano realizzarsi solo con il socialismo, ristabilito e rinnovato, avendo presenti le realizzazioni e gli errori del passato. Il Pcfr si batterà perché la Russia torni ad essere un paese, in cui il potere appartenga ai lavoratori sulla base del controllo della proprietà sociale dei mezzi di produzione. Dove ognuno possa realizzare le proprie aspirazioni esercitando un lavoro onesto. Dove possa ricevere istruzione e qualificazione, in armonia con le proprie possibilità e i propri interessi. Dove possa realizzare un adeguato livello di vita anche per la propria famiglia e guardare con sicurezza al proprio futuro. In realtà, però, persino l’obiettivo programmatico più ravvicinato del partito, vale a dire “l’allontanamento dal potere della borghesia mafioso-compradora, attraverso l’instaurazione del potere dei lavoratori e delle forze patriottiche”, finora non è stato realizzato. Le cause degli insuccessi sono da ricercare, da un lato, nel fatto che le risorse raccolte dal partito negli ultimi anni non sono state utilizzate con la dovuta efficacia. Pur avendo conquistato forti posizioni nel parlamento, negli organi del potere rappresentativo ed esecutivo dei soggetti della Federazione, il Pcfr non ha saputo utilizzarle pienamente. D’altro lato, il partito non ha fatto uso di strumenti fondamentali in grado di influenzare lo sviluppo della situazione politica. In primo luogo non si è stati capaci di organizzare azioni di massa extraparlamentari dei lavoratori a sostegno delle rivendicazioni dell’opposizione. Oppure di dotarsi di una rete di propri mezzi di informazione di massa. E neppure di coordinare il lavoro delle regioni della “cintura patriottica” per la realizzazione di un nuovo corso politico. L’esperienza degli ultimi anni testimonia che il Pcfr non può realizzare gli obiettivi programmatici unicamente con i propri membri e le proprie organizzazioni.
Al partito occorre operare più attivamente attraverso i suoi rappresentanti, che lavorano nei sindacati, nelle organizzazione di massa giovanili, femminili, di pensionati e di altro tipo, mobilitandoli nella lotta per i diritti e gli interessi vitali dei popolo lavoratore. È necessario elevare a un nuovo livello il lavoro dei comunisti negli organi di potere rappresentativo ed esecutivo, e nell’autogoverno locale. Tutto ciò esige dal Pcfr un deciso rinnovamento dei proprio arsenale di idee, politico, intellettuale e organizzativo.

Il lavoro politico di massa
4. Il Pcfr considera propria base sociale l’unione della classe operaia, dei lavoratori della campagna e degli intellettuali del popolo. Siccome l’avanzata verso il socialismo è strettamente e organicamente legata con il raggiungimento di obiettivi genericamente democratici, il Pcfr aspira all’unità con tutti coloro che hanno particolarmente a cuore gli interessi nazionali della Russia, in particolare con i circoli imprenditoriali di ispirazione patriottica. Come partito di massa dei lavoratori il partito comunista intende rappresentare l’avanguardia della loro lotta per i propri diritti. In questa lotta il partito utilizza tutte le possibilità legali, combinando organicamente forme parlamentari ed extraparlamentari di lavoro politico.
5. Occorre sottolineato che fino ad ora il Pcfr non è diventato la forza decisiva nel movimento operaio e sindacale. E proprio in conseguenza della debolezza dei comunisti, il movimento operaio si trova ancora allo stato embrionale. Esso soffre di indecisione e di incoerenza, viene facilmente spento dalle insignificanti elemosine dei nuovi padroni. La forma fondamentale di rafforzamento dell’influenza del partito nei collettivi di lavoro e nel movimento operaio deve essere rappresentata dal lavoro dei comunisti nei sindacati attualmente esistenti. Nel paese oggi non esiste alcun meccanismo di organizzazione di un movimento operaio di massa, al di fuori dei sindacati. Perciò la conquista dell’egemonia nel movimento sindacale rappresenta un compito non meno importante della lotta in occasione delle elezioni per gli organi di potere. Lavorando nei sindacati, cercando di farsi eleggere negli organismi di direzione, i comunisti sono obbligati a presentare un proprio programma di attività sindacale.
I sindacati dovrebbero porre al centro della loro iniziativa:
– la verifica dei risultati delle privatizzazioni selvagge. La restituzione delle imprese strategiche alla proprietà dello stato oppure dei collettivi di lavoro. I comunisti devono elaborare ed applicare un programma concreto di denuncia penale dei più ignominiosi affari realizzati con le privatizzazioni;
– – la restituzione alla gestione sindacale dei fondi di assicurazione sociale, degli istituti culturali e di assistenza sanitaria, come avveniva ai tempi del potere sovietico;
– lo sviluppo dell’autogestione operaia;
– il perfezionamento della capacità di organizzazione di azioni di protesta di massa, quali i picchetti, le dimostrazioni fino ad arrivare allo sciopero generale.
6. È indispensabile un ripensamento del lavoro dei comunisti nel settore agricolo. Il processo di differenziazione di classe che si sta verificando nelle campagne esige la ricerca di nuove forme di sostegno ai lavoratori agricoli, di appoggio alla loro autodecisione sociale e politica. Il Pcfr prosegue – in stretta collaborazione con l’Unione agroindustriale di Russia (la sinistra del Partito Agrario, diretta da Charitonov, n.d.t.), con i sindacati e le istituzioni scientifiche impegnate negli sforzi per la rinascita dell’agricoltura nazionale – la lotta per impedire la compravendita delle terre destinate allo sfruttamento agricolo.
7. Un particolare significato riveste il lavoro tra la gioventù. Nella lotta per conquistare influenza tra la gioventù, per avvicinarla al partito, occorre ricordare che ogni generazione, come ebbe modo di sottolineare V.I. Lenin, giunge al socialismo seguendo la propria strada. In questo lavoro il Pcfr opererà a sostegno dell’Unione della gioventù comunista e delle altre organizzazioni dell’infanzia e della gioventù. Il partito interviene con un proprio programma di difesa sociale della gioventù. Esso sarà indirizzato principalmente alla creazione di nuovi posti di lavoro, a un adeguato finanziamento della scuola superiore, degli istituti scolastici di grado intermedio, delle scuole professionali e tecniche. Il Pcfr accrescerà la propria partecipazione alle attività giovanili di carattere non strettamente politico, quali quelle tecnico-scientifiche, militari-patriottiche, di esplorazione, di ricerca sulle culture popolari; parteciperà all’organizzazione di manifestazioni sportive, festival musicali, club amatoriali, ecc. I giovani devono essere forza attiva nella lotta contro l’alcolismo e la tossicodipendenza, che si stanno diffondendo tra la gioventù, contro l’inserimento dei giovani negli ambienti criminali. È necessario un lavoro permanente di ricerca di forme efficaci di questa lotta.
8. Il rafforzamento dei legami del Pcfr con le grandi masse può essere ottenuto solo nel lavoro effettivo in difesa dei loro interessi. Il partito deve essere percepito come uno strumento indispensabile per le persone nei loro affari, problemi e bisogni quotidiani. L’indirizzo fondamentale dell’attività concreta dei comunisti si trova nella lotta per il mantenimento e lo sviluppo delle infrastrutture sociali: scuole, asili nido, campi di vacanze per i ragazzi, stadi, case della cultura e ospedali. E nel sostegno alle persone in carne ed ossa quando devono affrontare i problemi dell’esistenza quotidiana, attraverso l’aiuto alle famiglie numerose, agli indigenti, agli orfanotrofi, ai centri di riabilitazione, ecc.; attraverso la difesa dei diritti civili ed economico-sociali dell’uomo, la prestazione del sostegno legale. Per far questo al partito occorre dotarsi di una struttura di servizi legali, di casse di mutuo soccorso, ecc.
9. Il Pcfr devo diventare il promotore del rinnovamento della grande unione delle forze popolari patriottiche. Tale unione deve essere, innanzitutto, un’associazione di forze sociali reali, e non di alcune persone più o meno note. Proprio in tale direzione si sviluppa oggi l’Unione delle forze popolari patriottiche. Dal suo seno sono stati esclusi i transfughi, mentre nelle sue file si sono integrati interi sindacati, scuole scientifiche, strutture imprenditoriali. Il Pcfr d’ora innanzi opererà per far confluire in una grande unione l’esperienza politica dei partiti, il potenziale organizzativo dei sindacati e quello intellettuale della comunità scientifica e le risorse materiali dei mondo degli affari.
10. Il Pcfr si pronuncia per l’unità d’azione di tutte le organizzazioni comuniste nella lotta per la rinascita socialista della Russia, per una stretta unione e per la collaborazione tra i comunisti dell’Urss, proditoriamente smembrata. Il partito rafforzerà i propri contatti con i partiti comunisti, socialisti e di sinistra stranieri.
La partecipazione del Pcfr al potere statale
11. Il regime al potere ricorre sempre più frequentemente e intensamente a una fraseologia patriottica. Ma in effetti le idee di potenza vengono svuotate e poste al servizio degli interessi dell’oligarchia. Lo “stato forte” al servizio di una politica liberale porta direttamente al regime poliziesco. Noi pensiamo invece che il rafforzamento dello stato non debba significare il rafforzamento dell’apparato burocratico e repressivo. L’effettivo rafforzamento dello stato consiste nella realizzazione di un potere popolare di tipo sovietico, di un saldo controllo dei popolo sull’apparato statale, del cambiamento della politica in armonia con gli interessi della maggioranza lavoratrice. (…)
12. L’esecuzione del lavoro parlamentare richiede l’elaborazione di un programma di iniziative di legge del partito, coordinato a tutti i livelli: federale, regionale e locale. L’attività legislativa dell’insieme degli eletti del Pcfr deve essere subordinata ai fondamentali obiettivi programmatici dei partito.
Sul piano politico: il ripristino del potere popolare di tipo sovietico. Nell’intensificare il lavoro per introdurre modifiche all’attuale Costituzione, il partito considera obiettivo fondamentale della propria iniziativa legislativa l’elaborazione di un progetto di Costituzione Sovietica dello stato russo.
Sul piano economico: l’introduzione di un nuovo corso politico, diretto al ripristino del ruolo guida, della proprietà collettiva e della regolazione statale dell’economia nell’interesse della maggioranza lavoratrice. La frazione del Pcfr alla Duma di stato deve proporre una propria concezione del bilancio federale e presentare progetti di legge in grado di assicurarne la realizzazione: per la nazionalizzazione delle principali produzioni strategiche, per il monopolio statale sul commercio estero, ecc.
Sul piano sociale: il ripristino e la difesa dei diritti sociali ed economici al lavoro e al riposo, all’istruzione e all’assistenza sanitaria gratuite, a un’abitazione a basso costo e ai servizi comunali, a una previdenza sociale sicura. Occorre battersi con maggiore energia per la presentazione di un nuovo Codice del lavoro.
Sul piano della politica estera: la messa a punto di un corso politico indipendente, che risponda agli interessi nazional-statali della Russia. Il Pcfr respinge il piano di partnenship con la Nato. La Russia deve dire la propria parola a proposito delle contraddizioni tra Nord e Sud, dei problemi della povertà, della tossicodipendenza, della lotta contro le epidemie, e la minaccia militare e all’equilibrio ecologico. La Russia può assumere un rilevante ruolo internazionale, come leader eurasiatico che si erge a difesa dei paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina dalle pretese e dalle mire geopolitiche del capitale finanziario – speculativo occidentale.
13. Il lavoro del partito deve essere elevato a un livello qualitativamente nuovo nelle regioni, dove sono forti le posizioni conquistate dalle forze di sinistra e patriottiche. È necessario il coordinamento quotidiano dell’attività economica e della collaborazione politica di queste regioni. La cintura rossa patriottica deve trasformarsi nei fatti in una scuola di politica economica e sociale alternativa, in una scuola di potere popolare. Bisogna far si che i progetti di legge e le altre iniziative che non si riesce a realizzare a livello federale – ad esempio sul minimo vitale, sull’aumento dei salari, stipendi e pensioni, sulla distribuzione agli scolari di manuali gratuiti e pasti caldi -, vengano presentati e realizzati a livello locale.
14. Il partito insieme ai suoi alleati continuerà anche in futuro a proporre con tenacia propri candidati in grado di affrontare con senso di responsabilità le scadenze elettorali. È necessario sottoscrivere accordi dove risaltino con chiarezza gli obblighi reciproci, che consentano di non disattendere la fiducia che il partito accorda ai suoi candidati, a cominciare da quelli alla guida delle amministrazioni. Occorre portare la massima attenzione alla presentazione dei ricorsi di fronte alle falsificazioni dei risultati elettorali. È un indirizzo del lavoro di partito che richiede una preparazione speciale, un’elevata professionalità e una forte determinazione.

Il lavoro teorico-ideale e propagandistico
15. Aspirando a conquistate il consenso della maggioranza dei popolo, i comunisti non possono limitarsi alla critica del regime, operando esclusivamente sull’onda di umori protestatari. Il partito presenta alla società un moderno ideale socialista, basato sullo sviluppo della personalità, aperto al suo potenziale creativo. Il nostro corso politico non è indirizzato al “miglioramento” del capitalismo russo, ma si basa sull’indirizzo socialista di sviluppo, per cui:
– viene eliminato lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo;
– il lavoro onesto rappresenta l’unico metro di misura che determina il benessere e la posizione dell’individuo nella società;
– il nucleo dell’economia, che garantisce la stabilità sociale e la difesa dei diritti economico-sociali, si trova nel settore pubblico, diretto dallo stato dei lavoratori;
– l’economia mista è posta al servizio dell’edificazione socialista ed ogni forma di proprietà viene mantenuta fino a quando non va esaurendosi;
– risorge il potere popolare di tipo sovietico;
– il patriottismo riferito alla Patria socialista diventa la maggiore virtù del cittadino della Russia.
16. Il partito conferma che, nell’analisi di tutti i processi sociali, intende basarsi in maniera conseguente sulla dialettica materialistica. Solo su tale fondamento metodologico è veramente possibile comprendere la crisi dello Stato sovietico e la momentanea sconfitta del socialismo in Urss e nell’Europa centro orientale, i mutamenti radicali nei rapporti di forza globali, l’attuale rivoluzione tecnologica e le sue conseguenze sociali. L’attività teorica del partito deve essere indirizzata sia dal rifiuto del dogmatismo che dalla resistenza argomentata agli inviti a rinunciare alla concezione materialistica e dialettica, a tollerare l’idealismo, se non apertamente a condividerlo
17. Nel Pcfr occorre riattivare un sistema di studio per i quadri di partito e gli attivisti; prevedere la creazione di una scuola centrale, ma anche corsi regionali per gli attivisti riguardanti la costruzione del partito, i metodi di propaganda e di agitazione, l’organizzazione delle campagne elettorali; predisporre materiali didattici del tipo “I fondamenti dei marxismo-leninismo”, “La storia dei movimenti rivoluzionari e di liberazione nazionale”, “La costruzione del Partito”.
18. Bisogna impegnarsi con decisione, alla creazione di un complesso informativo-propagandistico, capace di concorrere con il monopolio informativo di regime. Bisogna prendere in considerazione la diffusione delle pubblicazioni di partito e l’organizzazione, attorno a queste, di campagne di abbonamenti che diventino obbligo fondamentale per le organizzazioni di base e per i comitati di partito ad ogni livello. Entro un anno e mezzo, al massimo due anni la tiratura dei giornali centrali di partito dovrà raggiungere il milione di copie. Occorre sviluppare un sistema di aziende editoriali e politiche del partito nelle regioni, di case editrici locali, accrescere la presenza del partito nei “media” elettronici; rafforzare il sostegno delle stazioni radio fiancheggiatrici, dotare il partito di un’agenzia di informazione…, utilizzare al meglio, le possibilità offerte da “Internet”.

Il rafforzamento del partito
19. Per adempiere ai compiti attuali e di prospettiva, è necessario rafforzare l’unità del partito, un serio innalzamento della capacità organizzativa, della disciplina e dei senso di responsabilità dei comunisti. Occorre perfezionare lo stile di lavoro del partito, esercitare una direzione collegiale, instaurare un’atmosfera di cameratismo, nell’esercizio della critica e dell’autocritica. Nel Pcfr non devono esistere due livelli: uno per i militanti e un altro per i dirigenti. Sono inammissibili interventi pubblici dei comunisti, in particolare dei dirigenti, al di fuori dei programma del Pcfr, delle decisioni dei congressi, delle conferenze e dei plenum dei C.C. Il partito scorge rischi di deviazioni di sinistra e di destra tra i suoi ranghi e prosegue il suo lavoro per scongiurarle.
20. Un compito fondamentale è rappresentato dalla crescita quantitativa e dal ringiovanimento del corpo del partito. Occorre realizzare un reclutamento annuale non inferiore al dieci per cento del numero degli organizzati dal Pcfr, in primo luogo di giovani e di persone in età lavorativa; e ottenere l’afflusso di giovani comunisti in tutti gli organi elettivi del partito, garantendo quote fino al venti per cento e organizzando forme di tirocinio nei comitati di partito a tutti i livelli.
21. Richiede un’attenzione costante il rafforzamento della rete delle organizzazioni di partito e della loro base tecnico-finanziaria.
Alle organizzazioni di base deve essere indirizzata la massima attenzione nell’immediato futuro, tenendo conto delle specificità delle condizioni locali con l’invio di organizzatori di partito fin nei più ridotti centri abitati e quartieri. Occorre affidare ad ogni comunista incarichi in settori specifici di lavoro, e cercare di ottenere un controllo effettivo dell’esecuzione delle decisioni prese dal partito.
Ai comitati cittadini e rionali spetta creare organizzazioni di partito nella maggioranza dei centri abitati e dei quartieri e istituire sedi che raggruppino i lavoratori delle aziende presenti sul territorio; e inoltre rafforzare considerevolmente la rete delle organizzazioni a carattere professionale. (…)
Nella Russia attuale il Pcfr rimane la forza politica più numerosa, unita e attiva. Persino i suoi nemici sono costretti a riconoscere che l’assoluta maggioranza degli attuali comunisti è rappresentata da uomini leali, coraggiosi e pieni di abnegazione. Se saremo in grado di unire a questo spirito di abnegazione dei semplici militanti, dell’attivo di partito un lavoro ancora più incisivo tra le masse dei lavoratori, nuovi milioni di compatrioti, a cui sta a cuore il destino della Russia, accorreranno nelle nostre file. Noi comunisti siamo fermamente convinti della giustezza di quanto sta scritto nel programma del partito: “Le forze del socialismo non si sono piegate. La Russia può e deve uscire dalla crisi”. La Russia sarà grande e socialista.

Traduzione di M. G.