A volte mi vergogno di far parte di questo governo ma anche se me ne andassi la situazione non sarebbe di facile soluzione ed è per questo che rimango e continuerò la mia battaglia all’interno. Ci sarà chi parlerà di un conflitto ma non vedo altra strada che questa», così il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero a proposito delle posizioni della maggioranza e del governo in tema di immigrazione. E parlando al termine di un incontro ieri alla Camera del Lavoro di Milano con alcuni rappresentanti dei lavoratori stranieri, il membro dell’esecutivo ha invitato gli immigrati a scendere in piazza per far sentire la loro voce. «È ora – ha detto il ministro Ferrero — che gli immigrati facciano sentire la loro voce e diano vita ad una manifestazione per spiegare fortemente le loro ragioni. È giusto che siano arrabbiati come delle bestie».
Oltre a questo il ministro ha rivolto l’invito «a denunciare alla magistratura chi, come ambasciate o consolati, mette dei vincoli al rinnovo dei permessi di soggiorno». «L’immigrato – ha continuato Ferrero – è sempre più visto come un delinquente mentre qui in Italia c’è gente che lavora ormai da più di 15 anni ma che non può andare in ferie, far ritorno al loro paese perché al rientro trova difficoltà a rinnovare il permesso di soggiorno». «In realtà – ha aggiunto — il problema dei permessi di soggiorno è di competenza del ministero degli Interni e non mia, ma la situazione è così assurda». Il ministro della solidarietà sociale ha concluso: «Non posso che chiedere scusa a tutta questa gente senza paura della campagna che la destra farà e sapendo bene che a volte non siamo la maggioranza».