Pur apprezzando il rispetto per le diversità contenuto nelle conclusioni del segretario, a nome dell’Area dell’Ernesto esprimo un voto contrario al documento presentato dalla Segreteria.
Il nostro dissenso è motivato innanzitutto da ciò che non c’è nel documento presentato.
1) Non c’è nulla sulla pesantissima sconfitta elettorale sia del governo che del partito. Abbiamo perso i due/terzi del nostro elettorato e in molti casi siamo stati superati dal Pdci. Siamo stati pesantemente sconfitti perché la politica del governo ha tradito tutte le speranze che si erano create con la sconfitta di Berlusconi. E’ assurdo che nel primo Cpn successivo alle elezioni non vi sia un cenno né nella relazione del segretarione né nel documento conclusivo.
2) Non c’è nulla sul clamoroso errore del 9 giugno che ha portato al fallimento di Piazza del Popolo, segno evidente della rottura con una gran parte dei movimenti.
3) Non c’è nulla di preciso e di vincolante sulle pensioni. Tutto il primo punto è general-generico ed è sparita perfino la richiesta di abolire lo scalone, la qualcosa è estremamente preoccupante per l’esito della trattativa.
4) Non c’è nulla sulla guerra: nulla sulla guerra in Afghanistan e sul terrorismo della Nato, di cui il “nostro” governo fa parte, che provoca continue stragi di civili; nulla sui pericoli di involuzione della missione in Libano; nulla sullo scudo nucleare americano nel cuore dell’Europa, a cui il governo italiano ha dato il consenso.
Il nostro dissenso è motivato anche per quello che c’è nel documento.
1) Si propone una consultazione vincolante sulla nostra presenza nel governo. Ma se si vuole fare una consultazione degli iscritti c’è il congresso, se si vuole fare una consultazione dell’elettorato questa c’è già stata con l’esito delle elezioni amministrative, dove la maggioranza del nostro elettorato ci ha abbandonato per gli esiti deludenti della nostra presenza al governo. Invece il documento propone di consultare in modo vincolante “tutto il popolo delle sinistre”. Quindi si vincola la nostra politica anche al pronunciamento di iscritti e ed elettori del Pdci e del partito di Mussi.
2) Nei processi unitari a sinistra non solo si ripropone per l’ennesima volta la costituente della Sinistra Europea, ma sparisce l’affermazione della autonomia politica ed organizzativa del Partito che era stata approvata a Carrara.
3) Il documento finale approva il documento elaborato in applicazione della conferenza di Carrara, senza neanche un minimo di discussione specifica nel merito, evidenziando un grande problema democratico su come si prendono le decisioni nel nostro partito.