La città di Polokwane, nella provincia di Limpopo, è stata lo scenario scelto per la realizzazione della 52° Conferenza Nazionale del Congresso Nazionale Africano (ANC), la grande organizzazione di liberazione nazionale dell’Africa del Sud che conta oggi su più di 600.000 membri e che con – duce i destini della nazione sudafricana dalla sconfitta del regime dell’apartheid. I congressisti hanno riaffermato la loro determinazione a proseguire la rivoluzione democratica e nazionale in accordo con i principi iscritti nella “Carta della Libertà” che orienta l’azione dell’ANC dalla liberazione del paese.
La Conferenza Nazionale dell’ ANC (l’organo supremo di questa organizzazione), realizzata tra il 16 e il 22 dicembre ha riunito nel grande campus dell’Università di Limpopo più di 7.000 delegati, di cui circa 4.000 con diritto di voto, migliaia di invitati e osservatori, decine di delegazioni straniere di partiti comunisti, progressisti e democratici di vari continenti, diplomatici e membri di organizzazioni internazionali invitate ed anche centinaia di giornalisti di tutto il mondo. Realizzata a circa un anno dalle elezioni generali sudafricane, la conferenza ha rappresentato un importante momento nella storia dell’organizzazione che nel 2012 commemorerà il suo centenario. Venendo dopo importanti momenti come la Conferenza politica dell’ANC in giugno 2007 e il Congresso del Partito Comunista Sudafricano in luglio dello stesso anno, la Conferenza Nazionale dell’ANC è stata segnata dall’intensificazione della riflessione sul suo attuale ruolo nella società sudafricana e dalla discussione intorno a questioni come l’analisi dell’attuale periodo della rivoluzione democratica e nazionale sud africana e le prospettive della sua evoluzione; la relazione dell’ANC e dei suoi membri con il potere politico; e l’esercizio di questo stesso potere politico e il legame dell’ANC con le masse lavoratrici e popolari. Si è trattato di una conferenza che ha confermato l’ANC come una poderosa organizzazione di massa con un’intensa e democratica discussione politica di cui sono stati protagonisti i suoi membri, le sue organizzazioni di massa – la Lega della Gioventù dell’ANC e la Lega delle Donne dell’ANC, e le due altre organizzazioni che con l’ANC formano l’ “alleanza tripartita”: la grande confederazione sindacale – COSATU – e il Partito Comunista Sudafricano (SACP).
RAFFORZAMENTO DELL’UNITA’
Dopo giorni di intenso e vivo dibattito e confronto delle idee – e contrariamente a quanto ha tentato di far credere la stampa internazionale – dai lavori è emersa la riaffermazione dell’unità dell’ANC e della sua natura e l’affermazione della sua determinazione a proseguire la rivoluzione democratica e nazionale in accordo con i principi iscritti nella “Carta della Libertà” che orienta, dalla liberazione del paese dal regime oppressore dell’apartheid, l’azione dell’ANC. Partendo da un’analisi autocritica dell’attuale situazione economica e sociale dell’Africa del Sud, in particolare per quanto concerne il mantenimento di elementi della realtà sociale ancora caratteristici di un’economia di tipo coloniale e di profonde disuguaglianze sociali, la conferenza dell’ANC ha confermato le linee definite nella Conferenza Politica dell’ANC, realizzata nello scorso mese di giugno, che, pur affermando un bilancio positivo dello sviluppo del paese dal 1994, corregge allo stesso tempo alcuni aspetti politici settoriali dell’ANC, riorientandoli in modo da canalizzare l’attuale crescita economica dell’Africa del Sud a vantaggio degli strati sociali più sfavoriti, e adottando principi che rimandano ad una maggior responsabilità dello Stato nelle principali leve dell’economia, nelle funzioni sociali e nella ridistribuzione della ricchezza. E’ rilevante anche l’approvazione di un’importante risoluzione sulle questioni internazionali che denuncia i tentativi neocoloniali di varie potenze occidentali in relazione al continente africano e che definisce il nuovo comando militare degli USA per l’Africa – l’AFRICOM – come una minaccia contro i popoli dell’Africa e un tentativo di rimilitarizzazione del continente esattamente in un periodo che era stato preceduto da una relativa calma nei conflitti regionali, anche per l’azione politica e diplomatica del governo sudafricano.
PIU’ COMUNISTI NELLA DIREZIONE
Avendo come punto importante l’elezione del nuovo Comitato Esecutivo Nazionale (CEN – aumentato da 60 a 80 membri) e dei principali dirigenti dell’ANC, la Conferenza Nazionale dell’ANC ha rinnovato profondamente la sua direzione e ha eletto come nuovo presidente Jacob Zuma, una delle grandi figure della lotta armata dell’ANC durante il periodo della resistenza all’apartheid. Zuma aveva esercitato fino ad ora, con Thabo Mbeki alla presidenza, l’incarico di vice-presidente dell’ANC, ed era stato anche vice-presidente dell’Africa del Sud. Nell’elezione della nuova direzione c’è da registrare il rafforzamento della presenza di dirigenti comunisti sia nel CEN – ad esempio l’elezione a membri del Comitato Esecutivo Nazionale di Blade Nzimande, Segretario Generale del SACP e di Jeremy Cronin – sia attraverso l’importante elezione di Gwede Mantashe, presidente del Partito Comunista, alla carica di Segretario Generale dell’ANC. Contrariamente all’idea di caos governativo e di incompatibilità tra la nuova direzione dell’ANC e l’attuale governo del Sudafrica (Thabo Mbeki conserva la presidenza del paese con l’appoggio della nuova direzione dell’ANC), sia Jakob Zuma, a nome della direzione collettiva ora eletta, che Thabo Mbeki hanno confermato il quadro di normalità rappresentato dalla nuova situazione e la loro volontà di continuare a lavorare per coordinare nel modo migliore le decisioni dell’ANC e del Governo. Per gennaio è stato convocato un vertice dell’alleanza tripartita, in cui la nuova direzione dell’ANC, la direzione del COSATU e la direzione del Partito Comunista Sudafricano, insieme ai membri del governo, discuteranno la nuova situazione, le principali linee politiche da attuare e la preparazione delle prossime elezioni generali.
*Componente della Commissione Politica del CC del Partito Comunista Portoghese e della Sezione Esteri. Presente in rappresentanza del PCP alla Conferenza Nazionale dell’ANC. L’articolo è stato pubblicato su “Avante!” del 3 gennaio 2008. Traduzione di Mauro Gemma per www.resistenze.org e per l’ernesto.