COMUNICATO del Coordinamento nazionale dell’Appello degli autoconvocati

Il coordinamento nazionale dell’appello degli autoconvocati di Firenze ritiene che le contraddizioni presenti nel quadro politico e nelle scelte del gruppo dirigente del nostro partito si facciano – giorno dopo giorno – sempre più evidenti.

Le decisioni relative alla presentazione della lista “la Sinistra, l’Arcobaleno”, alla scelta del simbolo elettorale senza falce e martello, alla stessa indicazione della candidatura di Fausto Bertinotti, sono state prese da un ristretto gruppo dirigente senza un adeguato coinvolgimento del partito, e senza nemmeno un mandato del CPN: questo grave deficit di democrazia sta suscitando disorientamento e ribellione in vasti settori del partito, che, soprattutto dopo il rinvio del congresso e al di là delle mozioni di provenienza, si sentono ancor più espropriati del diritto di decidere.

In questa situazione sta avvenendo una vera e propria stretta sul piano democratico nei confronti di chi dissente. Il coordinamento esprime tutto il proprio sostegno al compagno Marco Checchi, a cui la direzione provinciale Prc di Firenze ha revocato l’incarico di responsabile organizzativo con motivazioni e modalità inaccettabili: il compagno Checchi sarebbe politicamente troppo distante dalle posizioni della segreteria, e dunque inaffidabile, essendo stato uno dei promotori dell’Appello di Firenze dello scorso ottobre 2007.

Il coordinamento chiede con forza che tale decisione venga ritirata e allo stesso tempo ritiene che la manifestazione di sabato 23 febbraio p.v., indetta da alcune decine di militanti romani del Prc davanti alla sede in cui si svolgerà la riunione del Cpn (al Centro Congressi Frentani,i n via dei Frentani , 4 , alle ore 12 , a Roma, nei pressi della stazione Termini ) , per protestare contro questo grave deficit di democrazia e chiedere la convocazione del congresso, sia un fatto positivo, che merita una partecipazione numerosa e a cui invitiamo a partecipare.

Riteniamo urgente e necessario elaborare una proposta politica alternativa a quella che ci propone il gruppo dirigente nazionale, una proposta centrata sul rilancio del progetto della Rifondazione Comunista, all’interno di un diverso processo unitario della sinistra anticapitalista, che sia basato sui contenuti, interno ai movimenti e dalla parte dei lavoratori, un progetto chiaramente autonomo da un Pd sempre più scopertamente confindustriale. Questa proposta va elaborata in un quadro di condivisione e di coinvolgimento dei compagni/e che hanno dato vita al nostro movimento e investito in un confronto con tutte le aree critiche che si stanno formando nel partito, che invitiamo a riunirsi ed a collegarsi attorno a una piattaforma comune.

Per questo diffonderemo nella prossima settimana ai coordinamenti regionali una bozza-proposta di documento politico affinché venga discusso collettivamente tra i compagni che hanno sottoscritto l’Appello di Firenze e tutti coloro che sono interessati e diventi così una base di confronto/iniziativa con tutte le aree critiche presenti nel Partito che vogliano elaborare dal basso una piattaforma politica alternativa.

A queste aree proponiamo di organizzare un primo momento di confronto nella prima metà del mese di marzo, prima di entrare nel vivo della campagna elettorale.

Seguono le indicazioni operative per i Coordinamenti regionali e per l’Appuntamento nazionale.

IL GRUPPO DI COORDINAMENTO NAZIONALE.

19 FEBBRAIO 2008