Accordo sul programma di governo

I cittadini che conoscono le nostre rispettive piattaforme politiche sono informati dei punti di identità che, da tempo, esistono tra l’una e l’altra. Punti di identità e di convergenza che hanno avuto un’importanza fondamentale nell’azione svolta in Parlamento durante l’ultima legislatura.

I cittadini sono anche consapevoli delle reciproche differenze, che non intendiamo nascondere, su questioni che fanno parte del nostro percorso politico. Queste differenze sono di diversa portata: alcune di esse rappresentano convinzioni radicate all’interno dei nostri rispettivi programmi elettorali, come per ciò che attiene alle nostre posizioni sulla Nato o sul diverso significato che attribuiamo al Patto di Stabilità. Tali differenze non impediscono però che possiamo essere d’accordo attorno a un Programma di Governo di una sinistra al plurale che, nel rispetto delle legittime posizioni di ciascuna delle forze politiche, consenta di soddisfare le speranze dell’insieme dei cittadini progressisti del nostro Paese. Conformemente con tutto questo le forze politiche che sottoscrivono questo patto hanno stabilito un Programma di Governo, che costituirà l’asse centrale del Discorso di Investitura per la Presidenza del Governo, e che si articola sulla base degli enunciati seguenti:

1. Istruzione

Riconoscimento dell’istruzione come strumento principale per garantire l’uguaglianza delle opportunità e contribuire allo sviluppo economico, sociale e culturale del nostro Paese.

• Nel quadro della Costituzione, si darà priorità all’istruzione pubblica e si amplieranno le possibilità di accesso all’educazione materno-infantile e all’istruzione superiore.

• Legge di Qualità, Uguaglianza e Finanziamento dello Studio.

Graduale gratuità dei libri di testo.

• Modificazione della Legge di Riforma Universitaria al fine di rafforzare l’autonomia degli atenei, renderli responsabili di fronte alla società, accrescere la qualità dello studio e creare una adeguata struttura dell’organico docente.

2. Lavoro

Lotta contro la precarietà dell’impiego.

• Adozione delle misure legali e dei regolamenti volti a ottenere la riduzione della giornata lavorativa a 35 ore settimanali con il fine di creare posti di lavoro, nel quadro della concertazione sociale.

• Revisione profonda della normativa sulle Imprese di Lavoro Temporaneo, per impedire lo sfruttamento al quale sono soggetti i lavoratori, in particolare i giovani.

• Estensione della copertura dell’assegno di disoccupazione per i disoccupati di lungo periodo, specialmente con familiari a carico.

• Piano di Promozione dell’occupazione per le donne e i giovani.

• Aumento graduale del salario minimo in termini reali, nella prospettiva di raggiungere il 68% del salario medio previsto nella Carta Sociale Europea.

3. Pensioni, sanità e benessere sociale

Aumento del potere d’acquisto delle pensioni più basse affinché possano partecipare del grado di benessere generale.

• Aumento nell’anno 2000 di tutte le pensioni minime al di sopra dei livelli attuali.

• Impegno per la difesa del Sistema Sanitario Nazionale, ampliamento delle sue prestazioni, includendovi le cure odontoiatriche, e miglioramento della qualità del servizio.

• Revisione del sistema di finanziamento sanitario in un’ottica di uguaglianza territoriale.

• Soppressione delle Fondazioni Sanitarie Pubbliche e dei contratti di gestione a entità private.

• Consolidamento ed estensione dei sistemi pubblici di protezione sociale (Sicurezza Sociale e Servizi Sociali).

• Creazione di un parco-alloggi con affitti accessibili, specialmente per garantire l’accesso dei giovani alla prima casa.

4. Innovazione e ricerca

Garantire a tutta la cittadinanza la possibilità di accedere alle nuove tecnologie dell’informazione.

• Adozione di una tariffa equa per l’accesso a Internet.

• Progressivo incremento delle risorse pubbliche dedicate alla ricerca per lo sviluppo.

• Potenziare le politiche di formazione e di avviamento al lavoro, come pure l’incorporazione delle nuove tecnologie alle imprese.

5. Ambiente

Sostituzione dell’energia nucleare e potenziamento delle energie alternative.

• Chiusura, nell’anno 2000, delle centrali nucleari di Zorita e Garolternative.

• Corporazione delle nuove tecnon Approvazione urgente del Piano Idrologico Nazionale.

• Piano di attrezzature per l’ambiente rurale.

• Politica del verde nei nuclei urbani.

• Creazione dell’Agenzia Nazionale degli Alimenti per garantire la sicurezza alimentare.

• Impulso al riciclaggio e penalizzazione dell’incenerimento dei rifiuti.

6. Politica economica

Una politica economica che innalzi il nostro potenziale di crescita, promuova l’impiego stabile, dia priorità all’investimento, favorisca la concorrenza a beneficio dei consumatori e renda più equa la distribuzione dei redditi e della ricchezza.

• Mantenimento degli accordi in materia di bilancio nel quadro dell’Unione Economica e Monetaria.

• Analisi delle conseguenze dei processi di privatizzazione delle imprese pubbliche e definizione del futuro Settore delle Imprese pubbliche.

• Diminuzione delle tariffe telefoniche ed elettriche.

7. Politica fiscale

Mantenimento del carico fiscale e delle voci dell’IRPEF, eliminando gli elementi di tassazione regressiva introdotti nella recente riforma.

• Miglioramento del trattamento fiscale dei redditi da lavoro più bassi.

• Equiparazione dell’esazione tributaria tra redditi da lavoro e da capitale. Le rendite patrimoniali ottenute in un periodo superiore ai due anni saranno sottoposte al tariffario generale dell’imposta, tenuto conto del periodo in cui si sono prodotte.

• Uguaglianza delle detrazioni personali e familiari per tutti i contribuenti.

• Detrazione del minimo esente personale e familiare nel pagamento dell’IRPEF.

• Ridefinizione del quadro fiscale, con inclusione di imposte ecologiche.

• Revisione delle spese fiscali al fine di stabilirne l’efficacia e sopprimere quelle a carattere maggiormente regressivo.

• Lotta attiva contro la frode e l’evasione fiscale.

8. Politica delle autonomie

Rafforzamento ed espansione dello Stato delle Autonomie in una prospettiva federale.

• Nuovo sistema di finanziamento autonomistico stabile e basato sul consenso.

• Riforma del Senato, volta a trasformarlo in autentica Camera di Rappresentanza Territoriale.

• Conferimento di maggiori attribuzioni ai Comuni nei settori dell’impiego, della casa, dell’istruzione, della sanità e dei servizi sociali, attraverso nuovi programmi di cooperazione e un sistema di finanziamento che ne assicuri la sufficienza e la stabilità delle risorse.

Avanzamento progressivo verso la partecipazione degli Enti Locali a un 25% della spesa complessiva della Pubblica Amministrazione.

9. Sicurezza e politica estera

Partecipazione attiva nella costruzione dell’Europa economica, sociale e politica.

• Estensione dei principi e dei meccanismi di coesione economica e sociale.

• Mantenimento dei nostri impegni internazionali in materia di difesa e sicurezza.

• Una politica estera di impegno per la pace, per la difesa dei diritti umani e la cooperazione allo sviluppo.

• Nella prospettiva di raggiungere lo 0,7% del PIL, aumento effettivo allo 0,35% del PIL nel 2002 dei fondi destinati all’Aiuto Ufficiale allo Sviluppo.

10. Terrorismo

Impegno assoluto contro il terrorismo, basato sull’azione di polizia e sullo sviluppo della cooperazione internazionale in questo settore.

• Ristabilimento dell’unità delle forze democratiche per ottenere la fine della violenza terrorista.

• Mantenimento dei principi pattuiti dalle forze politiche democratiche contenuti nell’Accordo per la Normalizzazione e Pacificazione di Euskadi.

11. Riforma istituzionale

Riforma con i più ampi consensi della Legge Elettorale, che vada in senso proporzionalista per ciò che riguarda la rappresentanza parlamentare e per raggiungere la democrazia paritaria.

• Riforma globale della Giustizia per assicurare un servizio rapido, giusto ed efficace.

• Introduzione del rito accusatorio nel processo penale.

• Legge contro la violenza domestica.

• Legge sull’interruzione volontaria della gravidanza che, nel quadro del dettato costituzionale, metta fine alle attuali limitazioni e assicuri un servizio sanitario integrale per la donna che voglia rivolgersi ad esso.

• Codici di condotta per il Governo e l’Amministrazione.

• Riforma della Pubblica Amminstrazione. Statuto della Funzione Pubblica. Valutazione e controllo della qualità dei Servizi Pubblici.

(traduzione a cura di L. M.)