Zanussi: non passa la flessibilità

Quattrocento nuove assunzioni in vista alla Zanussi di Porcìa (Pordenone). Sono la conseguenza degli accordi siglati nei giorni scorsi dalla direzione dell’azienda e dai sindacati per aumentare la produzione di lavatrici da 75 a 78 pezzi l’ora nel periodo di massima richiesta da parte del mercato. Una nuova vittoria dei lavoratori, dal momento che anche in questo stabilimento la Zanussi avrebbe preferito imboccare la scorciatoia dell’aumento dei ritmi e del peggioramento delle condizione di lavoro. Cosa che i circa 2000 dipendenti di Porcìa e i loro rappresentanti hanno saputo impedire, imponendo l’altra soluzione, quella dell’ottimizzazione delle linee di produzione e dell’assunzione di nuovo personale, senza utilizzare lo straordinario né la flessibilità. «In base ai nuovi investimenti, 50 miliardi entro il 2001, e al potenziamento della capacità produttiva – riferisce Flavio Vallan, segretario della Fiom di Pordenone – è prevista l’assunzione di fino a 400 lavoratori con contratto a tempo determinato, ma con una concreta possibilità di consolidamento occupazionale». Soddisfatto Andrea Castagna, responsabile nazionale Fiom per la Zanussi: «Siamo riusciti – spiega – a reintrodurre una figura storica, quella del soccorritore. Si tratta di un lavoratore che interviene per sostituire i colleghi che sono in pausa. In questo modo si riesce a mantenere fluidità di produzione senza inasprire la condizione di lavoro». La vittoria del sindacato in questa vertenza fa il paio con quanto accaduto in precedenza a Mel, a Rovigo e alla Sole Comina. «In tutte questi stabilimenti – sottolinea Vallan – è stato respinto il tentativo della Zanussi di usare la drammatizzazione e il ricatto occupazionale per peggiorare le condizioni di lavoro». Per il segretario della Fiom di Pordenone «ciò dimostra che, se sindacati e lavoratori sono uniti, è possibile costringere persino una grande multinazionale a trattare».