Comunicato stampa
10 Marzo 2005
Comunicato del Com. Harkishan Singh Surjeet, Segretario Generale del Partito Comunista dell’India (Marxista) e Com. A.B. Bardhan, Segretario Generale del Partito Comunista dell’India, sulla loro visita in Pakistan.
Siamo stati invitati a visitare il Pakistan e ad incontrare i leader del Pakistan, i leader di altri partiti politici, le nostre controparti di Sinistra, altre componenti della comunità e figure pubbliche rilevanti di quel paese.
Un fronte unito di partiti della Sinistra ha esteso l’invito formale e messo a punto l’intenso itinerario del tour di otto giorni che ci ha portato a Lahore, Islamabad, Karachi ed in altre località minori. Si sono preoccupati di organizzare per la nostra delegazione riunioni molto partecipate, ricevimenti e incontri personali.
L’amministrazione da parte sua ha dato piena cooperazione. Noi li ringraziamo tutti per aver reso la nostra visita utile e illuminante.
Questa è stata la nostra prima visita in Pakistan in 57 anni. Il Com. Surjeet fu Segretario Provinciale del Partito Comunista in Punjab prima del 1947 e lavorò a Lahore per quasi 10 anni. Fu in prigione nel Forte di Lahore e nel carcere di Montgomery (Sahiwal). Per lui visita a questi luoghi è stata anche densa di ricordi.
Ovunque siamo andati, siamo stati ricevuti con entusiasmo fraterno unito a molte aspettative sul processo di pace tra i due paesi. Tutti hanno parlato della necessità di chiarire tutti i problemi pendenti tra i due paesi attraverso il dialogo, in un spirito di reciproco accordo e buona volontà. Vi era il sentimento comune che, una volta risolti i nostri problemi, entrambi i paesi e la Regione dell’Asia del Sud saranno testimoni di un rapido sviluppo e dell’emergere di una regione potente.
Hanno ascoltato attentamente da noi ciò che il popolo e il governo indiano pensano e sentono su queste questioni e dai due partiti di Sinistra- che oggi stanno sostenendo il governo- quale sia la nostra considerazione sulle sue politiche, specialmente sui problemi economici e nei rapporti con il Pakistan.
Vi è stata soddisfazione generale per le diverse misure adottate per costruire la fiducia, come l’ultimo accordo sul servizio di autobus e l’atteso collegamento stradale Srinagar-Muzaffarabad.
Il momento clou della nostra visita è stato il nostro incontro di un’ora con il Presidente Musharraf, seguito da nostri colloqui col Primo Ministro Sig. Shaukat Aziz e dall’invito a colazione del Ministro degli Esteri, Sig. Kasuri.
La riunione con il Presidente è stata molto franca. Egli era lieto dei progressi dei provvedimenti nella costruzione della fiducia ed era anche deciso a rimuovere tutti gli ostacoli a scambi, commerci ed aperture ma ha asserito che “devono anche essere presi in considerazione i problemi conflittuali. Non possiamo evitare alcuna discussione sul Kashmir”. Ha esortato ambo i lati a mostrare “sincerità, flessibilità e coraggio” nel tentare di far evolvere un compromesso accettabile per ambo le parti e per i popoli del Kashmir.
E’ stata discussa anche la questione della diga di Baglihar, che egli ha detto essere vitalmente collegata con l’approvvigionamento di acqua al Pakistan.
E’ stato sollevato il problema di quasi 200 indiani poveri ancora detenuti in Pakistan dopo aver esaurito il termine della loro carcerazione ( prossimamente un ufficiale di reparto esteri chiederà loro di confermare la nazionalità indiana in modo da poterli rilasciare) Noi abbiamo anche sollevato il problema dei pescatori detenuti per attraversamento di acque territoriali. Anche su questo era dell’opinione che ci dovrebbe essere accordo tra le due parti sulla semplice procedura di ammonire questi poveri pescatori quando colti in fallo, rimpatriandoli invece di carcerarli.
E abbiamo a lungo discusso con lui sull’oleodotto del gas naturale.
I nostri discorsi col Primo Ministro sono stati un seguito di quelli avuti con il Presidente.
In Pakistan abbiamo trovato molte persone orientate a Sinistra e simpatizzanti. Purtroppo sono sparsi e divisi. Senza dubbio nel prossimo futuro arriveranno a giocare il loro ruolo insieme.
Abbiamo avuto l’opportunità di avere un dettagliato colloquio con Benazir Bhutto, del Partito Popolare pakistano, nello storico edificio della Sindh Assembly e di incontrare i leader del Partito Nazionale Awami (incluso il nipote di Khan Abdul Gaffar Khan, che è il presidente del partito) e i leader del MQM.
Siamo ritornati col sentimento che entrambi i paesi e loro popoli oggi hanno di fronte a loro una grande opportunità che non può e non deve essere persa.
Traduzione dall’inglese Bf