Che ampie aree della pubblica amministrazione possano ridurre lo spreco di risorse attraverso un’attività di razionalizzazione della spesa non è certo una novità. Ma se si arriva al punto che un elicottero dei vigili del fuco chiamato ad intervenire d’urgenza non può decollare perché senza carburante (vicenda realmente accaduta ad Ancona nei mesi scorsi) vuol dire che esistono anche aree non c’è più nulla da razionalizzare.
Organici ridotti all’osso e precarietà dilagante, carenza di mezzi e strumenti per gli interventi; senza considerare la situazione salariale tutt’altro che brillante.
Con queste premesse il corpo nazionale dei Vvf è sceso ieri in piazza a Roma «per convincere il governo della necessità di assumere precisi impegni nella finanziaria», affinché lo si metta in condizione di fornire ai cittadini e al paese «un servizio puntuale efficiente ed efficace».
La pesantissima carenza degli organici e il ricorso ai discontinui (precari) rappresenta il nodo più importante da sciogliere in quanto relazionato alla qualità, oltre che alla stessa possibilità di effettuare interventi. Su un organico previsto di 33mila uomini, attualmente i «regolari» non sono più di 27mila. Per coprire i buchi di personale si fa dunque ricorso ai discontinui. Per le caratteristiche del servizio però è necessario che gli operatori che lavorano insieme imparino a conoscersi e fidarsi gli uni degli altri. Affidarsi a lavoratori «occasionali» – anche se perfettamente qualificati – diminuisce inevitabilmente la sicurezza sia dei cittadini che degli stessi operatori. Come dimostrano gli ultimi dati sugli incidenti sul lavoro.
La questione dei salari è altrttanto preoccupante, visto che un vigile del fuoco con 15 di anzianità percepisce circa 1.200 euro mensili.
Qulache spiraglio però è arrivato in seguito all’incontro tra sindacati e governo tenutosi ieri a margine della manifestazione. L’esecutivo ha mosso alcuni passi per venire incontro alle richieste dei VV.FF: sarebbe già pronto, infatti, un fondo di 57 milioni di euro grazie ai contributi delle società di gestione aeroportuale e agli addizionali sui biglietti aerei. Lo ha detto il sottosegretario del ministero dell’interno Ettore Rosato. «Sono già stati depositati alcuni emendamenti del governo che prevedono 609 assunzioni – ha aggiunto Rosato – oltre all’impegno concreto per la sistemazione di una parte dei precari».
Un impegno a rispettare in finanziaria le richieste espresse ieri è arrivato anche dalle commissioni del lavoro e finanza che ha ricevuto una delegazione sindacale (Cgil, Cisl e Uil) al Senato, che si è detta fiduciosa del fato che l’esecutivo mantenga gli impegni presi.
Tuttavia il coordinatore nazionale Fp Cgil, Adriano Forgione, ha sottolineato la necessità di istituire un tavolo che affronti il problema della categoria indipendentemente dalla finanziaria. Giacché le 609 assunzioni promesse rappresentano all’incirca il 30% del fabbisogno di personale.