Vicenza, candidato pd firma contro la base Usa

Un po’di imbarazzo nel Partito democratico c’è. A Vicenza il candidato sindaco del Pd, Achille Variati (già primo cittadino dal 1990 al 1995), ha firmato un impegno a battersi contro la costruzione della nuova base americana. Ma a livello nazionale il partito è a favore dell’allargamento, decisione peraltro presa dal governo Prodi con i ministri del Pd favorevoli e ribadita da Veltroni in campagna elettorale a Vicenza (nella foto con Variati il 12 marzo scorso), il candidato sindaco è diretto: «Sono sempre stato contrario al raddoppio della base Usa. È stato sbagliato il metodo con cui ce l’hanno imposto. Certo che ho firmato, ma con la postilla del referendum che indirò in caso di vittoria: perché se la città si esprimerà a favore della base non mi opporrò, ma in caso contrario bisognerà valutare». Insomma, la contraddizione c’è tutta, come non ha difficoltà a constatare la deputata del Pd Laura Fincato, che fin dall’inizio ha contestato la scelta del governo e che non è stata ricandidata («ma onestamente non credo c’entri la mia opposizione alla base» precisa): «Il capolista Massimo Calearo è stato da sempre a favore della nuova base, Variati l’ha contestata fin dall’inizio… un po’ di confusione e di delusione tra gli elettori vicentini c’è». Il capolista veneto al Senato Enrico Morando ammette che «sul profilo del metodo anche le forze riformiste avanzarono delle critiche», ma sull’impegno che ha assunto Variati minimizza: «Chi guarda da Roma pensa più alla politica internazionale, chi da Vicenza deve affrontare i problemi di uno sviluppo urbanistico equilibrato. E io ho grande rispetto dei diversi livelli». Anche Tiziano Treu ammette che «c’è stata una gestione che ha coinvolto poco la cittadinanza, ma anche per colpa del Comune guidato dal centrodestra. Comunque è una scelta irreversibile». E la firma di Variati? «Il candidato sindaco del mio partito per definizione non sbaglia. La sua scelta del referendum è saggia. Saprà costruire una linea di consenso» commenta il coordinatore veneto Paolo Giaretta. Come dire: bisogna pur indorare la pillola…