Verona, presi altri due aggressori del giovane pestato selvaggiamente

VERONA – La Digos della Questura di Verona ha fermato altri due giovani in relazione al brutale pestaggio di Nicola Tommasoli, ricoverato all’ospedale Borgo Trento di Verona dopo essere stato selvaggiamente picchiato la notte del 30 aprile. Interrogati nella notte in questura, i due avrebbero ammesso le loro responsabilità convincendo la magistratura a trasformare il fermo in arresto nel carcere veronese di Montorio.

Si tratta di Guglielmo Corsi, 19 anni, metalmeccanico, e Andrea Vesentini, 20, promoter finanziario, bloccati in un paesino ad una ventina di chilometri di distanza da Verona, a Illasi. Gli altri due del gruppo non ancora arrestati sono ricercati ma già identificati e non è escluso che presto si consegnino alla Digos veronese.

La cattura è stata resa possibile dopo che ieri un giovane aveva confessato di essere uno degli autori dell’aggressione di Tommasoli, 29 anni, picchiato e ridotto in fin di vita nel centro di Verona solo perché si era rifiutato di offrire una sigaretta. Raffaele Dalle Donne, 19 anni, interrogato dal magistrato Francesco Rombaldoni, titolare dell’inchiesta, è un ultrà neofascista già responsabile di aggressioni a sfondo razzista e violenze negli stadi.

Malgrado la marcata connotazione politica degli aggressori, secondo quanto illustrato dagli investigatori nel corso di una conferenza stampa a scatenare il pestaggio sarebbero stati motivi futili. La spiegazione della sigaretta negata, ha chiarito il sostituto procuratore di Verona, Francesco Rombaldoni, è plausibile.