Una sfacciata ingerenza negli affari interni della Russia

La Camera dei rappresentanti, e subito dopo il Senato del Congresso USA, hanno approvato una risoluzione che invita le autorità russe a ritirare il primo progetto della legge “Sulle organizzazioni sociali”. Secondo i legislatori americani, qualora tale misura venga approvata, peggiorerebbero le condizioni per la creazione e l’attività di organizzazioni non commerciali russe e straniere sul territorio della Federazione Russa.

Il vicepresidente del Comitato per la sicurezza alla Duma Viktor Iliukin, del Partito Comunista della Federazione Russa, al contrario, confida nella fermezza del presidente russo. A suo parere, “Putin che viene tanto criticato, anche nel nostro paese, in questo caso ha assunto una posizione di fermezza”. Iliukin aggiunge che da questo atteggiamento potrebbero derivare misure ostili nei confronti della Russia e che “è per questo che ultimamente Putin si mostra particolarmente attivo in Asia”. Sempre a tal proposito, il deputato comunista ha definito le risoluzioni USA “una sfacciata ingerenza negli affari interni della Russia”.

A suo avviso, gli americani sono critici nei confronti di qualsiasi variante del provvedimento, dal momento che “puntano al fallimento della legge nel suo complesso”. Alla domanda sul perché gli americani si preoccupino tanto delle nuove regole in merito all’attività delle organizzazioni non commerciali, Viktor Iliukin ha risposto che “dopo il varo della legge, gli USA perderebbero nel nostro paese un’importante sostegno sociale in grado di influenzare l’opinione pubblica”.