«Ultima cena» omosessuale in Austria

VIENNA – È l’«Ultima cena di Leonardo, restaurata da Pier Paolo Pasolini», l’opera che di gran lunga ha suscitato il maggior scalpore a Vienna. Esposta all’interno del Museo della Cattedrale cattolica, si vedono gli apostoli, sdraiati sulla tavola mentre si masturbano gli uni con gli altri. Pur sapendo che avrebbero dovuto affrontare pesanti critiche esponendo una versione omosessuale dell’«Ultima cena», i curatori del museo non erano pronti a una reazione così forte. Oggetto della discussione – che i media austriaci hanno paragonato alla vicenda delle vignette di Maometto – è una retrospettiva dedicata a uno dei più grandi artisti del Paese: Alfred Hrdlicka, che quest’anno ha compiuto 80 anni. Il direttore del museo della Cattedrale e il cardinale Christoph Schoenborn, arcivescovo di Vienna, sono stati oggetto di pesanti critiche da parte di alcuni visitatori e siti Web cattolici.

La Chiesa ha rapidamente tolto dall’esposizione l’opera che rappresentava «un’orgia omosessuale» tra gli apostoli, come lo stesso Hrdlicka l’ha definita. Ma il gesto non è bastato a placare le polemiche. Il direttore del museo difende sia l’opera di Hrdlicka che la sua decisione di esporre il lavoro nelle sale di un museo con forti legami con la Chiesa cattolica. «Crediamo che Hrdlicka abbia le credenziali per rappresentare le persone in questo modo così carnale, così drastico», ha spiegato Bernhard Boehler.

Boehler ha detto che il museo non aveva intenzione di offendere nessuno aggiungendo che l’arte serve anche per dare vita a un dibattito e discutere. Hrdlicka, invece, ha affermato che gli uomini sono stati rappresentati in questo modo perché non ci sono donne nell’affresco di Leonardo da cui ha tratto ispirazione.