Nuova sfida dei neonazisti, nell´anniversario della Notte dei cristalli, il pogrom antisemita scatenato il 9 novembre 1938 da Hitler. È accaduto la notte scorsa a Francoforte sull´Oder, la città dell´Est al confine polacco. Alcune decine di giovani squadristi dell´estrema destra hanno preso l´assalto il monumento dedicato alle vittime del Reich. La polizia è duramente intervenuta, e ha arrestato sedici neonazisti. Poche ore dopo, a casa di un altro estremista di destra, gli agenti hanno sequestrato un arsenale: quattro mitragliatrici con 228 cartucce e ben due chili di esplosivo.
La profanazione del memoriale della Notte dei cristalli è una drammatica conferma della crescente aggressività dei gruppi neonazisti. La squadraccia è entrata in azione a tarda notte. Poche ore prima, era terminata sul luogo la manifestazione ufficiale in omaggio alle vittime del pogrom. I neonazisti si sono accaniti contro la lapide, l´hanno danneggiata, hanno gettato via per ogni dove le decine di fiori e candele commemorative che la gente aveva deposto davanti al monumento.
L´intervento della polizia è stato duro. Gli agenti, giunti in tenuta antisommossa, hanno subito caricato. I neonazisti li hanno affrontati con la violenza, e gridando «Sieg Heil», evviva la vittoria, il sinistro grido di battaglia hitleriano. I poliziotti hanno arrestato sedici giovani estremisti. Tutti tra i sedici e i ventiquattro anni, tutti schedati e già conosciuti dalle forze dell´ordine per la loro militanza nella galassia dell´ultradestra.
Gli incidenti di Francoforte sull´Oder sono stati duramente condannati da tutte le forze politiche. Destano allarme anche perché sono avvenuti alla vigilia dell´adunata-congresso che la Npd, il più organizzato e pericoloso dei partiti nostalgici, vuole tenere oggi per la prima volta a Berlino. Le autorità temono disordini, diverse forze politiche si mobilitano per contromanifestazioni.
La Notte dei cristalli, il 9 novembre 1938, segnò una svolta radicale nel clima di persecuzione antisemita nel Terzo Reich. Militari, poliziotti e attivisti della Nsdap, il partito nazista, assaltarono e dettero alle fiamme negozi, librerie, sinagoghe e centri culturali ebrei in tutto il paese. Numerose furono le vittime pestate a morte o annegate. Fu uno dei segnali premonitori della “Soluzione finale”, il genocidio sistematico deciso e organizzato con efficienza tecnico-industriale dai vertici della tirannide per sterminare il popolo ebraico.
L´allarme cresce a Berlino anche dopo la pubblicazione di uno studio della Friedrich Ebert Stiftung, il centro studi della Spd (Spd, al governo nella Grande coalizione insieme alla Cdu-Csu della cancelliera Angela Merkel). Il rapporto denuncia che l´odio antisemita, la xenofobia, la voglia di uno Stato forte e la preferenza verso una dittatura rispetto alla democrazia sono idee che non legano più solo fasce marginali di estremisti. Al contrario, prendono piede nei ceti medi, nel corpo centrale e “normale” della società. Più all´Ovest che all´Est. Il potenziale seguito di un partito di estrema destra nazionale, dice il sondaggio, è del 15 per cento. Quindici persone su cento hanno voglia di «un forte Fuehrer» che governi col pugno di ferro, il 17,9 per cento ritengono che gli ebrei hanno un´influenza troppo importante sulla società.