La legge che non ha salvato Previti garantirà un “salvacondotto” a Luigi Odasso, ex direttore generale delle Molinette, il più grande ospedale del Piemonte, il terzo d´Italia con 1000 posti letto e 5 mila dipendenti. Odasso fu il protagonista di uno dei più eclatanti casi di corruzione nella sanità, scoppiato nel dicembre 2001: un caso che mise in imbarazzo l´allora presidente della giunta regionale piemontese, Enzo Ghigo, per un orologio ricevuto in regalo e acquistato dal manager pubblico con soldi provenienti da tangenti.
L´ex direttore generale delle Molinette aveva deciso di patteggiare la pena. Ma ciò significava accettare una condanna. Una volta approvata la cosidetta “ex Cirielli” si è reso conto che poteva risolvere la sua vicenda giudiziaria in modo ancora più vantaggioso. Ieri mattina i suoi avvocati, Michele e Andrea Galasso, hanno deciso di cambiare strategia difensiva. Niente più patteggiamento allargato. Ma rito ordinario, perché questa strada permette all´imputato di usufruire della prescrizione abbreviata.
A Torino Odasso si era costruito un potere personale politico con favori, assunzioni, promozioni, ed elargendo costosi regali al mondo della politica. In Forza Italia aveva tentato di aumentare il proprio peso finanziando il tesseramento di nuovi iscritti. Il suo arresto aveva fatto tremare il palazzo della politica per gli stretti legami con Ghigo e con altri esponenti del centrodestra. Il suo caso, rilanciato in tv dalla trasmissione “Raggio Verde” di Michele Santoro, era diventato un nuovo simbolo della corruzione nella sanità dopo la tangentopoli degli anni ‘90 scoperchiata da Mario Chiesa. Il padre di Odasso, Giuseppe, non aveva retto alla vergogna e morì di crepacuore.
Ora la norma che ha ridotto la prescrizione della corruzione da 7 e mezzo a 6 anni e tre mesi servirà a cancellare i reati che avevano portato in carcere Odasso quattro anni fa. La “ex Cirielli” può essere applicata quando i processi non sono ancora alla fase dibattimentale. La norma è entrata nell´ordinamento due settimane prima dell´udienza preliminare nella quale, il 15 dicembre, il gup Simone Perelli dovrà decidere se rinviare a giudizio l´indagato Odasso, oggi radiologo preso l´ospedale di Nizza Monferrato, nell´Astigiano. L´inchiesta della procura di Torino, infatti, si trova attualmente nella fase della chiusura delle indagini preliminari. I legali di Odasso avevano in mente di chiedere il patteggiamento allargato facendo leva – per ottenere il consenso del pm – sulla recente condanna in appello dell´indagato da parte della Corte dei Conti a risarcire il danno d´immagine arrecato all´ospedale con 150 mila euro. Ma la legge “ex Cirielli” ha aperto loro una via d´uscita più “comoda”.