Tavola sarda della Pace, comunicato stampa

TAVOLA SARDA DELLA PACE

Comunicato stampa
(Sabato 24 settembre 2005)

“Dagli un dito e ti prendono il braccio”

La Tavola Sarda della Pace è seriamente preoccupata per i tratti sempre più sinistri che assume l’insediamento della nuova e imponente base atomica Usa a La Maddalena, con un incremento del 68% della superficie e una spesa di 171 milioni di dollari.

La prima tranche di ampliamento è andata avanti scontrandosi solo con l’antagonismo spontaneo e non organizzato di popolo, non sorretto da adeguate e serie iniziative politiche.

La volontà espressa nel gennaio del 2004 dal Consiglio Regionale, che votò di “smantellare la base Usa in tempi ragionevoli e prestabiliti”, è stata prima calpestata dall’allora Presidente della Regione Masala, poi “dimenticata” dal nuovo Consiglio.

Il rafforzamento della presenza militare è comprensibile all’interno di un disegno complessivo e articolato di ridislocazione e potenziamento delle strutture militari e delle loro basi della guerra; questa strategia va di pari passo all’egemonia delle politiche di guerra “infinita e preventiva” e coinvolge pesantemente non solo la Sardegna, tradizionale e consolidato paradiso della guerra, ma tutta la penisola italiana: spostamento della VI flotta americana a Taranto, poderosi interventi a Sigonella, Camp Darby, Napoli, solo per citarne alcuni.

In Sardegna assistiamo ad un rafforzamento e ammodernamento di tutte le strutture che rendono possibile l’esercizio della guerra: costruzioni a Teulada, nuovo aeroporto a Quirra.

Alle richieste ragionevoli fatte agli americani e contando sulla disponibilità del Governo italiano si è ricevuta una risposta che ha il sapore della beffa: gli Usa, in pieno accordo con il governo Berlusconi, hanno deciso che La Maddalena è da adibire non solo ai sommergibili ma all’intera flotta degli Stati Uniti.

E’ giunto il momento di aprire con grande forza una vertenza istituzionale col Governo italiano, sapendo di avere a che fare con la controparte, esperire gli iter burocratici, utilizzare tutti i poteri previsti dalle leggi.

I portavoce della Tavola Sarda della Pace

don Ettore Cannavera, Paolo Pisu, Franco Uda

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