Sul movimento del 12 aprile e gli avvenimenti nello Swaziland

Traduzione dal francese di Massimo Marcori per l’Ernesto online

Dichiarazione del Partito Comunista del Sud Africa pubblicato inizialmente il 12 aprile 2011 e ripreso, a causa di un problema del sito del PC sudafricano, il 3 maggio 2011.

Il partito comunista sudafricano saluta la determinazione del popolo e la sua azione nella storica crisi rivoluzionaria che attraversa lo Swaziland.
Il nostro partito sostiene la vittoria delle forze popolari Swazili come una vittoria che porrà la lotta politica nella regione su basi nuove, più avanzate. Essa segnerà un cambiamento radicale e intensificherà le contraddizioni di classe fondamentali nella lotta tra i gruppi sociali reazionari da un lato e le forze progressiste dall’altro. Essa ridurrà l’influenza dominante delle forze retrograde, coloniali, neo coloniali e imperialiste che si contrappongono alla democrazia e sarà fonte di progresso per il blocco sociale delle forze politiche popolari e democratiche nella regione.
La lotta collettiva per la libertà, l’approfondimento della democrazia, della sovranità, della giustizia e del progresso sociale avrebbe maggiori possibilità di avere successo col rovesciamento del sistema Tinkundia diretto dal re Mswati.
Il regime si prepara a scatenare una brutale repressione contro le masse e le loro manifestazioni, una controffensiva di carattere essenziale nella sua strategia politica complessivamente reazionaria.
Contrariamente ai discorsi su pace e ordine, tale politica mira fondamentalmente ad impedire la ristrutturazione del sistema di rapporti sociali all’interno della società swazili al fine di preservare gli interessi legati all’accumulazione capitalistica. Il SACP chiede la liberazione di tutti quelli che sono stati arrestati lunedì sera, in occasione di una ripetizione generale del 12 aprile, tra loro molti militanti di primo piano del Pudemo, Swayoco, del movimento sindacale e della società civile. Altri raids si sono ancora svolti la notte scorsa e, a dispetto delle crepe clamorose nell’apparato di sicurezza, il regime mantiene la sua politica del pugno di ferro nei confronti dei manifestanti.
Quasi tutti i 20.000 uomini delle forze di polizia di cui dispone il regime sono stati visti in azione attorno ai punti caldi, agli incroci dei centri urbani, in prossimità delle piazze pubbliche in un’operazione coercitiva di intimidazione.
Il SACP saluta tutti i lavoratori, giovani, donne, studenti e forze progressiste che non si fanno intimidire da Mswati e i suoi banditi. Salutiamo tutte le persone che affronteranno questo regime e uniranno il paese verso uno sbocco democratico della crisi politica.
Il popolo deve vincere i grandi piani dittatoriali dello stato swazili. Il popolo deve vincere questo regime retrogrado e premerà per un rinnovamento democratico della società swazili. Il popolo deve potere realizzare autentici progressi sociali e migliorare le proprie condizioni in un sistema politico democratico.
Il popolo deve isolare le forze conservatrici reazionarie e costruire una democrazia popolare. Il popolo deve annientare Tinkhundla, fare arretrare l’ingiustizia e il patriarcato, e spingere per uno sviluppo complessivo: sociale, economico e politico. Deve realizzare la libertà, la democrazia, la pace e il progresso sociale. La rivoluzione deve soddisfare le rivendicazioni generali del popolo per il riconoscimento dei suoi diritti e trasformare tutte le istituzioni repressive.
Il sistema non può continuare a funzionare come prima, ed è venuta ormai l’ora di rovesciarlo e di fare emergere nuove condizioni senza la dittatura fascista, assestando un colpo decisivo alla mediocrità di Re Mswati.
Il SACP saluta egualmente la storica nascita del Partito comunista dello Swaziland lo scorso fine settimana ed esprime grande entusiasmo per il suo programma politico e per la sua identificazione con le lotte condotte dal movimento di liberazione dello Swaziland, dai giovani e dalle altre formazioni progressiste.
Il nostro partito riconosce che la formazione di un partito politico d’avanguardia, che rappresenta gli interessi della classe operaia e dei poveri, in alleanza con il movimento di liberazione, le masse rurali, è indispensabile per unificare tutte le forze anticapitaliste nella lotta per rompere con l’eredità delle attuali relazioni parassitarie tra la classe dominante swazili e il capitale internazionale.
Chiediamo a tutte le forze progressiste a livello internazionale di sostenere le rivendicazioni popolari per la democrazia e la libertà nello Swaziland.

La resa è impossibile. Sempre avanti, mai indietreggiare!
Viva la rivoluzione dello Swaziland!

A causa di un problema legato al funzionamento del sito del Partito comunista sudafricano, questo comunicato non ha potuto essere tradotto prima, tuttavia rimane di piena attualità.