SOSTEGNO ALL’INSURREZIONE IN IRAQ

L’Ufficio Politico denuncia il fatto che gli USA e le autorità di occupazione abbiano utilizzato carri armati, aerei da combattimento ed elicotteri da guerra in aree civili densamente popolate, provocando la morte di centinaia di iracheni, compresi donne e bambini.

L’amministrazione USA ha chiesto ancora una volta al governo indiano di inviare truppe in Iraq. Questa volta il pretesto sarebbe rappresentato dalla presunta copertura dell’ONU. Ma la data proposta del 30 giugno per il passaggio dei poteri al regime fantoccio iracheno, non può venire spacciata per la fine dell’occupazione. E l’ONU non ha ancora deciso quale ruolo sarebbe chiamato a svolgere nell’Iraq occupato.

Il governo Vajpayee deve respingere con fermezza tale richiesta di invio di truppe indiane. Deve anche chiedere agli Stati Uniti di ritirare le truppe contestualmente al passaggio del governo ad interim alle Nazioni Unite, quale passo preparatorio alla restituzione della sovranità e del potere al popolo iracheno.

Traduzione di Mauro Gemma
SOSTEGNO ALL’INSURREZIONE IN IRAQ
Risoluzione dell’Ufficio Politico del Partito comunista dell’India (Marxista)
9 aprile 2004
http://www.cpim.org , mailto: [email protected]
ripreso da www.solidnet.org

L’Ufficio Politico del Partito Comunista dell’India (Marxista) ha diffuso la seguente risoluzione:

L’Ufficio Politico del Partito Comunista dell’India (Marxista) saluta l’insurrezione popolare in Iraq contro l’occupazione americana. Negli ultimi giorni, il popolo a Fallujah, Ramadi, Sadr City, Najaf, Al Kut, Nassiriya, Basra e in altre città sta eroicamente combattendo le forze armate degli USA e dei loro alleati.

L’Ufficio Politico denuncia il fatto che gli USA e le autorità di occupazione abbiano utilizzato carri armati, aerei da combattimento ed elicotteri da guerra in aree civili densamente popolate, provocando la morte di centinaia di iracheni, compresi donne e bambini.

L’amministrazione USA ha chiesto ancora una volta al governo indiano di inviare truppe in Iraq. Questa volta il pretesto sarebbe rappresentato dalla presunta copertura dell’ONU. Ma la data proposta del 30 giugno per il passaggio dei poteri al regime fantoccio iracheno, non può venire spacciata per la fine dell’occupazione. E l’ONU non ha ancora deciso quale ruolo sarebbe chiamato a svolgere nell’Iraq occupato.

Il governo Vajpayee deve respingere con fermezza tale richiesta di invio di truppe indiane. Deve anche chiedere agli Stati Uniti di ritirare le truppe contestualmente al passaggio del governo ad interim alle Nazioni Unite, quale passo preparatorio alla restituzione della sovranità e del potere al popolo iracheno.

Traduzione di Mauro Gemma