«Solo Hume può fermare Marx»

Alla Bbc la sfida sui grandi filosofi Il concorso organizzato dal programma «In Our Time». L’Economist : «Meglio Mill, ma votate per l’empirista scozzese»

LONDRA (GRAN BRETAGNA) – «Lo votano perché è un vecchio con la barba bianca ed è così che la gente si immagina un filosofo», protesta la professoressa Lisa Jardine dell’università di Londra. «Era solo un giornalista che sapeva di economia, non dovrebbe neppure partecipare alla gara», dice la parlamentare conservatrice Ann Widdecombe. In ogni caso Karl Marx è in testa al sondaggio della Bbc sul «più grande filosofo della storia» e si avvia a vincere una libera – se non regolare – elezione, privilegio in genere non toccato ai suoi epigoni. Il concorso è stato organizzato dal programma In Our Time di Bbc Radio 4, che dopo una lunga fase preliminare ha indicato il 5 giugno scorso i 20 filosofi finalisti: chiunque può votare su Internet il suo pensatore favorito .
L’andamento del sondaggio doveva restare segreto ma è stato lo stesso conduttore del programma, Melvyn Bragg, a lasciare trapelare nella sua newsletter che in testa c’è l’autore del Capitale e non – come sperava – l’amato Kant, padre dell’etica europea. La mossa ha funzionato, l’interesse è cresciuto finché il Sunday Times è riuscito a ricostruire buona parte della classifica provvisoria: Marx davanti al logico Wittgenstein e all’empirista Hume, seguiti da Platone e Kant. Ultimi l’esistenzialista Heidegger, Epicuro e Hobbes. Nelle posizioni centrali, San Tommaso, Aristotele, Cartesio, Kierkegaard, Mill, Nietzsche, Popper, Russell, Sartre, Schopenhauer, Socrate, Spinoza. Il gioco per gli ascoltatori di Radio 4 diventa passione nazionale, con storici e intellettuali impegnati nella campagna elettorale per fermare Karl Marx. «Uno spettro si aggira per la Bbc», titola l’Economist , anche perché nel 1999 un altro sondaggio online del servizio pubblico aveva suscitato polemiche incoronando Marx «massimo pensatore del millennio» davanti a Einstein e Newton. Madsen Pirie, presidente del think-tank liberale Adam Smith Institute, se la prende con l’audience della Bbc – «Radical chic sempre più separati dalla realtà» – ma Eric Hobsbawm, celebre storico comunista, ricorda che «Marx ha predetto la globalizzazione; e poi il suo pensiero ora è libero dall’incarnazione nell’Unione Sovietica».
La democrazia elettronica della Bbc permette di votare ogni giorno e così l’Economist si getta nella contesa: «Non è da noi suggerire scorrettezze, nonostante il talento dei marxisti per i brogli; piuttosto, offriamo un consiglio tattico. Al posto del nostro preferito Mill, che purtroppo si trova a fondo classifica, raccomandiamo un liberale scettico con buone chance di vittoria: amici lettori, fermate Marx e votate David Hume». La lobby a favore di Hume guadagna posizioni, il filosofo Julian Baggini sul Sunday Herald invoca il voto a favore dell’«unico capace di sconfiggere lo scetticismo della nostra epoca senza ricorrere ai dogmi». L’empirista di Edinburgo contro il materialista di Treviri: il sondaggio sembra ormai una gara a due. C’è tempo fino al 7 giugno per deciderla, anche dall’Italia.