SMENTITE LE VOCI DI UN IMMINENTE INGRESSO DELL’UCRAINA NELLA NATO

Documenti a cura di Mauro Gemma

Pochi giorni dopo l’invito rivolto da Brzezinski all’Ucraina, perché vengano accelerati i tempi del suo ingresso nella NATO, approfittando dell’avvicinamento tra Russia e Alleanza atlantica, il 23 maggio, a conclusione dei lavori del “Consiglio per la sicurezza nazionale e la difesa dell’Ucraina”, il segretario di tale organismo, Evghenij Marciuk, ha rilasciato una dichiarazione in cui ha espresso l’intenzione di acconsentire all’ingresso nella NATO.
Com’era prevedibile, le affermazioni di Marciuk, accolte con entusiasmo dai settori filoamericani presenti nel paese, hanno suscitato le proteste, non solo degli ambienti filorussi, ma anche di esponenti dell’amministrazione di Mosca.
In risposta alle proteste sono arrivate alcune precisazioni sia da parte del presidente ucraino Kuchma, che da parte del quartier generale della NATO (la prima piuttosto imbarazzata, la seconda più decisa), che sembrano smentire l’eventualità di una prossima adesione di Kiev all’Alleanza atlantica.
Sugli avvenimenti menzionati sono intervenuti ripetutamente i siti www.ukraine.ru e www.strana.ru (vicini al governo russo) con diversi commenti, di alcuni dei quali offriamo la traduzione.
Abbiamo ritenuto anche di inserire in questa rassegna la nota di agenzia che informa circa la posizione espressa da Putin, nel rispondere ad una domanda postagli a Roma in merito alle modalità di relazione tra NATO e Ucraina. La nota sgombra il campo dagli equivoci, generati dalle notizie riprese da alcuni giornali e da notiziari televisivi, che davano per certo il “placet” di Putin ad un ulteriore allargamento della NATO, con l’inclusione a pieno titolo dell’importante repubblica ex sovietica.

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Simonenko ritiene che la decisione sull’ingresso dell’Ucraina nella NATO rappresenti “una grave violazione della Costituzione”

La decisione in merito all’ingresso nella NATO, che sarebbe stata presa ieri dal “Consiglio per la sicurezza nazionale e la difesa dell’Ucraina” rappresenta “una grave violazione della Costituzione e delle norme che regolano le relazioni internazionali”, ha affermato oggi in un’intervista all’agenzia UNIAN il leader del Partito Comunista di Ucraina Piotr Simonenko.

Secondo Simonenko, il “Consiglio per la sicurezza nazionale e la difesa” dovrebbe esaminare questo o altri problemi, limitandosi a dare raccomandazioni in merito all’assunzione di decisioni, poiché né il “Consiglio” né il presidente dell’Ucraina hanno diritto di fare dichiarazioni ufficiali in merito alle linee fondamentali di politica estera dell’Ucraina, in particolare a proposito della collaborazione o dell’ingresso nella NATO”. Egli ha fatto notare che, “prima di fare dichiarazioni sull’argomento, sarebbe necessario fare proposte appropriate alla Rada suprema, che pure ha la possibilità di ratificare proprie decisioni”.
Esprimendo preoccupazione per le azioni del “Consiglio per la sicurezza nazionale e la difesa”, Simonenko ha rilevato che l’ingresso dell’Ucraina nella NATO, o anche solo un movimento in quella direzione, presuppone la realizzazione del controllo da parte dell’Alleanza sulla formazione del bilancio statale dell’Ucraina (un paese membro della NATO deve destinare alle necessità del blocco non meno del 2% del suo bilancio statale), ed anche del controllo sui segreti militari del nostro stato.
Simonenko ha espresso la convinzione che la decisione del “Consiglio” entra in contraddizione sia con gli interessi della difesa delle tecnologie e dei brevetti, sia con la collaborazione nell’ambito della CSI in generale e, in particolare, con le dichiarazioni rilasciate dal presidente dell’Ucraina Leonid Kuchma in merito all’ingresso dell’Ucraina nella EvrAsES (comunità economica dell’Eurasia). “Siamo profondamente convinti che l’Ucraina non debba assumere tali decisioni e, per questo, i comunisti interverranno nella Rada suprema contro simili progetti di legge, nel caso siano sottoposti all’esame del parlamento, come previsto dalla Costituzione”, – ha sottolineato Piotr Simonenko.

Vjacheslav Igrunov: “la decisione in merito all’ingresso dell’Ucraina nella NATO contraddice la Costituzione dell’Ucraina”
www.ukraine.ru 24 maggio 2002

“Ukraine.ru” si è rivolta a Vjacheslav Igrunov, vice presidente della commissione della Duma di Stato per gli affari della CSI, con la richiesta di commentare le affermazioni del segretario del “Consiglio per la sicurezza nazionale e difesa dell’Ucraina” Evghenij Marciuk sul possibile ingresso del suo paese nella NATO.

A parere di Vjacheslav Igrunov, “tali affermazioni sono da considerarsi anticostituzionali, poiché la Costituzione dell’Ucraina prevede lo status di neutralità. E’ comunque vero che il potere esecutivo ha l’abitudine di ignorare la Costituzione”.
“Per entrare nella NATO, l’Ucraina deve osservare determinati standard nell’armamento e risolvere una serie di questioni politiche. Oggi, nel momento in cui persino l’ingresso delle repubbliche baltiche nell’Alleanza atlantica va incontro a difficoltà, parlare di integrazione dell’Ucraina nella NATO è del tutto prematuro”, – ritiene Igrunov. “Tale processo, ammesso che sia avviato, richiederebbe ben più di una decina d’anni. Tanto più che nessun paese-membro della NATO prende seriamente in considerazione l’appartenenza dell’Ucraina all’organizzazione”.
Le affermazioni di Marciuk hanno un significato squisitamente politico. Esse sono state fatte in disaccordo con la posizione della Russia e possono danneggiare le relazioni ucraino-russe, soprattutto nel momento in cui il presidente della Federazione Russa Putin ha proclamato “l’Anno dell’Ucraina”.
Questa dichiarazione rischia di cambiare radicalmente il volto dell’Ucraina. Come ritiene Igrunov, “nella situazione che si sta creando, il presidente Kuchma ha il dovere di rimarcare che questo è stato un passo avventato, oppure richiedere le dimissioni di Marciuk, dal momento che un funzionario di simile rango non ha alcun diritto di rilasciare una dichiarazione del genere”.

Kuchma: “l’Ucraina non ha formulato nessuna richiesta di adesione alla NATO”
www.strana.ru 24 maggio 2002

Il presidente dell’Ucraina Leonid Kuchma smentisce le notizie diffuse da alcuni organi di informazione circa una dichiarazione fatta dopo la riunione di ieri del “Consiglio per la sicurezza nazionale e la difesa dell’Ucraina”, secondo cui l’Ucraina avrebbe già formulato la sua richiesta di adesione alla NATO”. Oggi, nel corso di una conferenza stampa a Kherson, egli ha detto che l’Ucraina già in passato aveva manifestato l’intenzione di integrarsi nella NATO: “la vita continua e occorre chiamare le cose con il loro nome”.
Secondo Kuchma, comunque, la prima tappa del processo di integrazione nella NATO sarà rappresentata da un dialogo intenso e, solo in un secondo tempo verranno definite le azioni da intraprendere per entrare nell’alleanza. E, a parere del presidente, “per arrivare a questa fase dovremo ancora aspettare” (le sottolineature sono del traduttore).

Il segretario generale della NATO smentisce le voci relative a una richiesta di ingresso dell’Ucraina nella NATO
www.strana.ru 25 maggio 2002

Il segretario generale della NATO G. Robertson ritiene che né oggi, né nel corso del vertice di novembre a Praga “si possa far menzione” di una richiesta dell’Ucraina di entrare nell’Alleanza atlantica.
Come ha fatto notare Robertson, rispondendo alle domande dei giornalisti russi a Bruxelles, il segretario del “Consiglio per la sicurezza dell’Ucraina” Evghenij Marciuk ha esplicitamente affermato che il suo paese finora non ha dato l’autorizzazione ufficiale ad alcuna richiesta di accoglimento nell’alleanza. E’ un obiettivo di lunga prospettiva, che viene affrontato nella discussione che, ormai da tempo, la NATO ha avviato nell’ambito del dialogo politico con l’Ucraina. La questione dei rapporti tra la NATO e l’Ucraina si trova in una fase di sviluppo, e sono previste ancora innumerevoli discussioni su tale tema, – ha rilevato Robertson. Egli si è rifiutato di intervenire nel ruolo di “veggente” e si è limitato a ricordare le “significative parole”, ascoltate nel 2000 dal presidente della Russia Vladimir Putin, nel corso del suo primo viaggio a Mosca: “Un passo dopo l’altro”. “Al momento attuale la NATO intrattiene un particolare tipo di rapporti con la Russia e l’Ucraina, e io intendo lavorare su queste basi. Il futuro contribuirà a fare chiarezza”, – ha sottolineato il segretario generale della NATO.

Vladimir Putin ritiene “del tutto possibile” la partecipazione dell’Ucraina al “Consiglio Russia-NATO”
www.ukraine.ru 28 maggio 2002

Il presidente della Russia Vladimir Putin ritiene “del tutto possibile” la partecipazione dell’Ucraina al “Consiglio Russia-NATO” appena creato. Di questo ha parlato oggi ai giornalisti, dopo la fine del vertice Russia-NATO, rispondendo alla domanda su come Mosca ha accolto le affermazioni di alcuni politici ucraini che si facevano interpreti del desiderio di Kiev di unirsi alla NATO.
Secondo il presidente russo, “la partecipazione dell’Ucraina al nuovo Consiglio è del tutto possibile, e in linea di principio non vi intravedo nulla di particolarmente lesivo dei rapporti tra Russia e Ucraina”.
Allo stesso tempo, però, Putin ha ricordato che l’approccio della Russia alla questione dell’allargamento della NATO non cambia e che rimane negativo. Ciò non significa certo che l’Ucraina debba essere messa da parte nei processi di rafforzamento della sicurezza”…
…Vladimir Putin ha anche sottolineato che Russia e Ucraina sono paesi vicini che appartengono alla stessa famiglia delle repubbliche ex sovietiche e che, negli ultimi tempi, i rapporti tra loro si sono sviluppati in modo positivo.

Traduzione dal russo
di Mauro Gemma