SE PECHINO GUARDA A SUD
Era impensabile prevedere una sconfitta nel «cortile di casa» in un mercato appetibile e da sempre considerato strategico Il «cortile», di nixoniana memoria, è l’America Latina. La squadra favorita gli Stati Uniti. Ma a volte le previsioni piú scontate vengono ribaltate. É la Cina che si sta aggiudicando i migliori accordi commerciali in Sud America. La lunga tradizione di accordi commerciali, bilaterali o trilaterali, è il caso del Nafta (Usa, Canada e Messico), non è bastata a consegnare la vittoria commerciale ai favoriti, gli Stati Uniti. Solo un anno fa si prefigurava un grande accordo, l’Alca, Sfumato. L’Area di libero scambio delle americhe, una zona di libero commercio dall’Alaska alla Terra del Fuoco, avrebbe dovuta decollare dal gennaio 2005. Non è andata così. I negoziatori nordamericani la ammettono, off the records: la Cina sta giocando una partita eccellente, una politica commerciale aggressiva e vincente. Che ha spiazzato tutti. Unione europea compresa. Gli errori sono stati due. Il primo degli Stati Uniti, che hanno insistito nel riproporre ai Paesi un modello commerciale usurato che i governi latinoamericani di Centro-sinistra (Brasile, Argentina, Cile e Venezuela) non condividono più. Il secondo dell’Unione europea che non ha saputo approfittare delle incomprensioni tra Nord e Sud America e ha perso l’occasione di avviare un dialogo serio sulla riduzione dei dazi all’importazione di carne, soia e prodotti agricoli.
L’interruzione del negoziato, avvenuta qualche settimana fa, tra l’ Unione europea e il Mercosur è stata l’ultima occasione per migliorare i rapporti commerciali. Occasione persa.
E oltre ai due insuccessi strategici, americano ed europeo, va menzionato il negoziato multilaterale in ambito Wto, foriero di nuovi equilibri: Cina, Russia, India, Brasile e Sudaffica allineati sulle stesse posizioni. Uno scenario completamente nuovo. Ma l’elemento stupefacente è un altro: che a 15 anni dalla caduta del Muro un Paese comunista, che esercita un forte controllo politico e un marcato dirigismo in materia infra-strutturale sconfigga due giganti, Stati Uniti ed Europa.