Sd: «Uniti nel 2008» Prc in conclave

Adesso è Fabio Mussi che accelera, o almeno ci prova. «Verdi, Pdci, Rifondazione e Sinistra democratica devono correre insieme alle elezioni amministrative del prossimo anno. Altrimenti il progetto fallirebbe». In un’intervista alla Stampa il ministro dell’università detta le tappe del progetto della sinistra unitaria. E, nei giorni del primo vero banco di prova dell’unità a sinistra, la discussione sulle pensioni, chiede di darsi una mossa. Proponendo una serie di incontri bilaterali con i leader delle altre forze per discutere sia di temi di attualità, sia di progetti politici. Che, precisa il capogruppo al senato Cesare Salvi, devono rivolgersi a tutte le forze alla sinistra del Pd perché sia la proposta di costituente socialista dello Sdi di Boselli sia la Sinistra europea di per sé «sono insufficienti». Un’apertura anche ai socialisti che però hanno già fatto sapere in ogni modo di non essere interessati a quella che chiamano la «cosa rossa». Fabio Mussi non nasconde le difficoltà del progetto ma si dice convinto della sua necessità in tempi brevi, visti anche i primi sondaggi non confortanti su una prova elettorale in solitaria. E che il percorso sia difficile, lo si capisce anche dalle risposte dei possibili interlocutori. Il più netto è Enrico Boselli: «Giudico incomprensibile e contraddittoria l’equidistanza di Sinistra democratica tra la nostra proposta di unire in Italia tutte le forze che si richiamano al socialismo europeo e quella della ‘cosa rossa’ di Fausto Bertinotti», taglia corto il segretario dello Sdi, che si dice comunque disposto ad incontrare, «con piacere», i compagni di Sd per «discutere sulle prospettive politiche future». Ma per loro, e comunque era già chiaro, nessuna lista unica. Più possibilista Rifondazione comunista che, più dello Sdi, rappresenta un interlocutore per Mussi. Per il segretario Franco Giordano la lista unitaria alle amministrative è «un traguardo già fissato». E il capogruppo al Senato Giovanni Russo Spena si dice «d’accordo con Mussi. Il nuovo soggetto politico deve essere in grado di presentarsi unito già alle amministrative dell’anno prossimo». «Naturalmente – aggiunge però Russo Spena – un obiettivo del genere non lo si può raggiungere da un giorno all’altro». E rilancia l’appello di Giordano per dare vita a un coordinamento delle forze di sinistra già a partire da questo mese. Proprio il Prc si ritroverà da domani in una due giorni di seminario a porte chiuse di «studio e approfondimento sulla situazione politica». Conclave che può essere l’occasione anche per chiarire le posizioni nella maggioranza bertinottiana e preparare il prossimo congresso. Sul tavolo soprattutto la difficilissima partita sulle pensioni, dove Rifondazione rischia davvero il tutto per tutto e gioco forza dovrà decidere fino a che punto spingersi nella difesa a oltranza del programma elettorale e dell’abbattimento dello scalone. Una battaglia che proprio le aperture dell’alleato Mussi rischiano di ipotecare.