Sciopero della fame per difendere una tuta blu

GENOVA — «Ho iniziato lo sciopero della fame mercoledì perché la Sinistra Arcobaleno non aveva neanche un operaio come testa di lista e continuerò lo sciopero fino alle estreme conseguenze». Così Giacomo Conti segretario ligure di Rifondazione protesta contro la mancata conferma alla Camera di Sergio Olivieri, operaio della Termomeccanica della Spezia. A Conti, che ha lanciato l’appello per far rientrare Olivieri nelle liste, non basta il gesto di Diliberto in favore del lavoratore della Thyssen. «Bene per i Comunisti italiani — dice — ma non posso tollerare che il mio partito non senta la necessità di rivedere certe scelte banditesche. Via gli operai avanti i funzionari. C’è un grave problema di democrazia interna». L’esclusione di Olivieri, poi, fa sì che il Prc non abbia in Liguria neanche un candidato sicuro: «Questa è macelleria politica» accusa Conti. Edoardo Sanguineti, già candidato sindaco di Genova per la sinistra, e don Gallo hanno scritto a Bertinotti chiedendogli una «credibile candidatura» per Olivieri e ricordandogli che «proprio a Genova la questione operaia è emersa in tutta la sua gravità».