Russia chiede limite dei contingenti militari in nuovi Stati Nato

La Russia chiede che ogni eventuale accordo di cooperazione con la Nato includa anche limitazioni dei contingenti militari presenti sui territori dei nuovi Stati membri dell’Alleanza Atlantica. Lo scrive oggi un importante quotidiano russo.

Il presidente russo Dmitry Medvedev parteciperà a novembre al vertice annuale della Nato, a Lisbona, che dovrebbe segnare la ripresa piena delle relazioni tra Russia e Alleanza. Mosca ha chiesto assicurazioni sul sistema missilistico di scudo europeo proposto dagli Usa, mentre la Nato vuole maggiore cooperazione sull’Afghanistan.

Ma Mosca ha anche chiesto che venga vietato lo schieramento di “forze militari significative” negli Stati che sono entrati nella Nato dopo la fine della Guerra Fredda, scrive il giornale “Kommersant”, citando il vice ministro degli Esteri Sergei Ryabkov.

La richiesta è contenuta in una bozza di accordo sulla cooperazione Russia-Nato che il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha consegnato a dicembre scorso al segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, scrive il giornale.

“Vogliamo garantire una situazione in cui i livelli di previsione delle attività militare nei paesi che hanno recentemente aderito alla Nato siano più elevati di ora”, ha detto Ryabkov.

La proposta provocherà probabilmente reazioni negative nei paesi dell’ex blocco sovietico, tra cui Polonia e Repubblica Ceca, entrati nella Nato anche come garanzia contro il dominio russo.

L’inviato della Russia presso la Nato, Dmitry Rogozin, ha detto al giornale che Mosca vuole i limiti alla presenza di forze armate come una sorta di accordo vincolante di non-aggressione.

Ma la Nato finora è stata fredda a riguardo, in parte anche per la vaghezza del termine “forze significative”, dice il giornale.