Roma: Movimenti di Lotta per la Casa occupano la Nomentana e ottengono incontro con Di Pietro

Contro la precarietà dilagante e la finanziaria del governo Prodi, per rilanciare il diritto all’abitare per tutti e tutte, e lanciare lo sciopero generalizzato del 9 novembre, abbiamo deciso di mobilitarci». È quanto dichiarano in una nota i Movimenti di Lotta per la Casa – Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa, Action, Asia, Comitato Obiettivo Casa – che hanno organizzano una manifestazione davanti al ministero delle Infrastrutture a Porta Pia. «Al ministero si terrà il prossimo incontro del tavolo governativo sulla casa. Non daremo più neppure un attimo di respiro e di tregua ad un governo che sta mostrando di avere a cuore soltanto gli interessi voraci dei grandi costruttori e dei grandi proprietari». «Per cancellare la vergogna – continua la nota del Movimento – della legge 431 sul mercato degli affitti. Per un blocco generalizzato degli sfratti e la garanzia del passaggio da casa a casa. Per bloccare la svendita ai privati del patrimonio pubblico, del ministero della difesa e degli enti previdenziali e destinare strutture e caserme all’emergenza abitativa. Per una legge che garantisca realmente il
diritto alla casa e all’abitare contro le speculazioni dei privati. 4 miliardi di euro l’anno, per portare il patrimonio di edilizia pubblica al livello europeo che corrisponde al 20% del patrimonio complessivo». I manifestanti hanno bloccato una corsia di via Nomentana, chiedendo di essere ricevuti dai rappresentanti del tavolo interministeriale sulla casa in corso al ministero delle infrastrutture di Porta Pia. «Non ci vogliono ricevere – dice una delle manifestanti – ci hanno proposto di parlare con la segreteria del ministro Di Pietro ma in realtà ci stanno prendendo in giro». Insieme ai manifestanti c’è anche l’onorevole Francesco Caruso di rifondazione comunista. La corsia è stata poi liberata dopo che i manifestanti hanno ottenuto un incontro.