RIZZO, SE DILIBERTO FA LA COSA ROSSA VINCERÒ IL CONGRESSO

Acque agitate in casa dei Comunisti italiani sulla prospettiva della Cosa Rossa. All’eurodeputato Marco Rizzo, che si dice convinto di vincere il congresso se il segretario Oliviero Diliberto procederà lungo la strada dell’unità a sinistra, con la cancellazione della falce e martello e il voto favorevole sul pacchetto welfare, replica il responsabile dell’organizzazione, Orazio Licandro. «Resterò nel mio partito -dice Rizzo a Raiutile, smentendo l’ipotesi di una sua uscita di scena- se Diliberto entrerà nella Cosa rossa e vorrà scioglierlo, il congresso lo vincerò io. Ma non lo farà». «Non è una questione di simboli ma di sostanza. E la sostanza si vede dal voto sul welfare. Se la Cosa rossa non starà dalla parte dei lavoratori e lo voterà, non ci starò. Ho sentito Manuela Palermi (capogruppo Pdci-Verdi al senato, n.d.r.) dire che non può votare il testo a meno che non venga posta la fiducià. Ma facendo così, non si otterrà niente, neanche l’osso per il cane. Dini e suoi ottengono qualcosa, perchè sono pronti a perdere». «Invece la sinistra -conclude Rizzo- sull’altare di questa posizione governista a tutti i costi, alla fine perderà la sua base sociale». «Il congresso -replica Licandro in una dichiarazione- si è già svolto. Unanime. La linea è quella e non si cambia. Se Rizzo vuole un congresso non ha che da raccogliere le firme. C’è una sola cosa sicura, ad oggi. Ed è che Rizzo -conclude Licandro- non ha i numeri nemmeno per vincere il congresso della sua federazione»