Ritiro immediato dei nostri contingenti in Iraq e in Afghanistan

L’Unione Nazionale Arma Carabinieri, ha sempre manifestato, sin dall’inizio la propria contrarieta alle Missioni estere dei nostri contingenti militari, soprattutto per l’ultima in Iraq, partecipando a conferenze stampa, manifestazioni pacifiste ed iniziative in tal senso visionabili sul sito www.carabinieri-unione.it

Attraverso la raccolta delle testimonianze dirette a Noi arrivate da parte dei Carabinieri in missione e dei loro familiari in Italia che continuano a chiamare la nostra Call Center appositamente creata, abbiamo documentato la “reale” situazione esistente e carente ambito tali reparti.

I Carabinieri operativi, al contrario delle “false”ed “opportunistiche” prese di posizione dei Generali, hanno richiesto da tempo di rientrare, proprio perche “raggirati” da false prospettive di Pace ma in realta proiettati in scenari di guerra dove vengono considerati degli “invasori” dello stato sovrano.

L’incompetenza, la dissidenza, il rifiuto, la Falsa Considerazione di chi li ha voluti in guerra in Iraq, la precarieta , e per ultima la perdita della fiducia nei governanti italiani, mettono i Carabinieri e i Militari in Iraq ed Afghanistan in un gravissimo stato di malessere.

Dalle verita nascoste sulle reali motivazioni di invio dei nostri in Iraq, alla “costrizione” psicologica dei carabinieri che non vogliono piu andarci, alle falsita sul vero numero dei carabinieri e dei militari che hanno chiesto il rientro anticipato in Italia, ai reali numeri dei carabinieri rientrati gravemente ammalati di cancro da cui fogli matricolari sono scomparse le “circostanze” di luogo e di fatto, alla conoscenza delle “torture” nelle carceri Irachene, all’abbandono di tutti i militari attualmente di stanza all’estero. Queste le ragioni.

Rientrati dall’Olanda, dove abbiamo incontrato i rappresentanti di analoghe associazioni olandesi e americane contrai alla missione in Iraq, aggiungiamo al nostro dissenso quello internazionale per il ritiro delle truppe in Iraq e in Afghanistan.

E’ ora che il nuovo governo dia un segno di discontinuita in tali operazioni, FACENDO RIENTRARE SUBITO I NOSTRI MILITARI, in ottemperanza alla nostra Carta Costituzionale alla cui sola abbiamo giurato fedelta, che ripudia la guerra.

Il Presidente della UNAC
Direttore della Rivista dell’arma
Mar. O.CC. Dr Antonio Savino