Ripristinare l’erogazione dei fondi alla Autorità Nazionale Palestinese

La decisione della UE di bloccare gli aiuti economici alla Autorità Nazionale Palestinese è inaccettabile. Essa infatti rappresenta una punizione collettiva (taglio salari e servizi essenziali, come sanità e istruzione) della popolazione palestinese, a causa del risultato della sua espressione di voto democratica e ne aggrava le condizioni economiche, sociali e politiche. Tale decisione, inoltre, rafforza la corrente violazione della quarta Convenzione di Ginevra, relativamente ai diritti della popolazione occupata e alle responsabilità delle forze occupanti. Si tratta di un attacco ai diritti politici, sociali e nazionali della popolazione palestinese con conseguenze disastrose su tutti i piani.

Dal punto di vista umanitario queste conseguenze sono state evidenziate dai rapporti dell’Ocha (United Nations Office for the Coordination of Humanitarian Affairs, aprile 2006) e della Banca mondiale (maggio 2006).

Riteniamo pertanto, e in tal senso facciamo appello al Governo Italiano e alle Istituzioni Europee, che il blocco economico (messo in opera anche da Israele e Stati Uniti) debba finire e che la decisione della Unione Europea, i cui Ministri degli Esteri si incontreranno a Bruxelles il prossimo 15 giugno, vada annullata.

Il cosiddetto “muro di separazione”, costruito all’interno dei territori palestinesi, che sta colpendo la stessa città di Gerusalemme nella cui zona est si sono impiantati ulteriori insediamenti israeliani, è stato dichiarato illegale dalla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia il 9 luglio 2004, che ha quindi invitato Israele e tutta la Comunità internazionale a rispettare il Diritto internazionale fermandone la costruzione e non sostenendone le infrastrutture conseguenti. Tale decisione è stata confermata dal voto della Assemblea delle Nazioni Unite.

E’ aberrante che la potenza occupante israeliana non venga in alcun modo sanzionata per le continue violazioni dei diritti umani e del Diritto internazionale da essa operate, mentre è la popolazione palestinese occupata ad essere colpita. Facciamo pertanto appello al governo italiano affinché si adoperi perché la Unione Europea ristabilisca pienamente l’erogazione di fondi alla ANP e ci impegniamo a sostenere con tutte le iniziative possibili, questa richiesta.

Approvato all’unanimità con un astensione