Rinasce il Partito Comunista dell’Honduras, nella lotta di resistenza al regime golpista

Traduzione dal francese di l’Ernesto online

In un proclama indirizzato al popolo honduregno e ai popoli del mondo intero, è stata annunciata la riattivazione organizzativa del Partito Comunista dell’Honduras (PCH) culminata, nella clandestinità, nello svolgimento del suo Quinto Congresso, in cui sono stati approvati lo Statuto e il Programma Politico.

“Il 9 e 10 aprile, in qualche parte del nostro paese, abbiamo organizzato il Quinto Congresso del Partito Comunista dell’Honduras, riattivando le sue strutture organizzative e approvando lo Statuto e il Programma Politico”, sottolinea il documento diffuso attraverso Internet.

Il PCH si definisce come partito rivoluzionario, che adotta i principi del Marxismo-leninismo per contribuire, a partire da questa prospettiva, a fianco del proletariato e di altri strati sociali del paese, al processo rivoluzionario honduregno.

“Noi non rinasciamo come pretesa avanguardia né come i detentori della soluzione alla crisi nazionale, ma come critici seri e nemici frontali del sistema capitalista mondiale in generale e del sistema capitalista dipendente nazionale in particolare”, sottolineano.

Nel loro proclama, i comunisti honduregni si rifanno allo spirito “antimperialista, anticoloniale, antioligarchico e anticlericale di Francisco Morazan”, riconoscendo in lui uno dei grandi liberatori “che ispira la nostra lotta”.

“Riaffermiamo la nostra decisione di stare al fianco del popolo Honduregno nella lotta per la rifondazione della Patria, e al fianco della lotta di tutti i popoli del mondo, per la loro liberazione definitiva e l’autentica indipendenza, della loro resistenza all’imperialismo e alle differenti forme di sfruttamento e di oppressione dell’Umanità”.

“I tempi sono cambiati e, con essi, la coscienza critica, la rabbia e le rivendicazioni degli honduregni, che innalzano oggi la bandiera di una patria degna e che, di conseguenza, non si lasciano spaventare dalle campagne mediatiche anticomuniste ma, al contrario, mostrano il loro interesse, la loro disponibilità e le loro aspirazioni ad un sistema più giusto di produzione socio-economica socialista come risposta e soluzione al sistema degenerato e putrido di produzione capitalista, che non ha da offrire che lutti e sofferenze all’Umanità”, nota il documento.

“Noi invitiamo tutti i nostri compagni a partecipare attivamente a tutte le diverse organizzazioni che lottano con dignità per il bene del nostro popolo e in particolare quelli che partecipano attivamente al Fronte Nazionale di Resistenza Popolare (FNRP), contribuendo a tutti gli spazi e i processi unitari, difendendo la tolleranza e rifiutando ogni intento o iniziativa manipolatrice attraverso prese di decisione unilaterali. Il nostro dovere principale è quello di assicurare la più larga partecipazione popolare in questa istanza unitaria e rivoluzionaria del popolo honduregno”, dichiarano i comunisti.

“Facciamo appello a tutti coloro, la cui visione rivoluzionaria è quella di costruire il socialismo, perché si uniscano alle nostre file”.

Il Partito Comunista dell’Honduras venne fondato il 10 ottobre 1954, con radici nel Partito rivoluzionario democratico honduregno. Essendo un partito legale fin dalla nascita, ha avuto una forte presenza nel movimento sindacale, in particolare nel settore bananiero. Nel 1990, il Partito Comunista dell’Honduras venne sciolto, fondendosi con il Partito di Rinnovamento Patriottico.