Repressione dell’esercito turco a Diyarbakir

A pochi giorni dalla conclusione dei festeggiamenti del Newroz, il capodanno Kurdo, e partite le delegazioni internazionali invitate dai compagni Kurdi per monitorare la situazione, si è scatenata la repressione dell’esercito turco a Diyarbakir, la capitale del kurdistan turco.

Dopo l’uccisione di 14 guerriglieri del Kongra-gel avvenuta il 25 Marzo durante una operazione militare delle forze armate turche effettuata con il massiccio inpiego di armi chimiche, a Diyarbakir sono esplose manifestazioni di protesta quando la polizia turca ha impedito ai familiari di 4 dei guerriglieri lo svolgimento del corteo funebre. La popolazione è insorta, proseguendo la protesta e la città è ora militarizzata. Da ieri a Diyarbakir più di 250 persone sono state arrestate e circa 180 persone ferite dalla polizia. Durante la manifestazione sono stati uccisi 6 manifestanti di cui un bambino di soli 10 anni. Molte persone si stanno recando presso l’associazione dei diritti umani per avere informazioni sugli arresti e i bambini scomparsi. Scuole e negozi sono chiuse e la polizia Turca impedisce l’accesso ai giornalisti accusati di diffondere false notizie mentre continuano ad arrivare carri armati e nuove truppe da tutte le città del Kurdistan. I compagni kurdi chiedono la massima diffusione delle notizie per impedire che i gravissimi episodi di repressione e violenze in corso rimangano imprigionati dalla censura dello stato turco.

Di seguito i link per accedere al video degli scontri.

http://www.haberturk.com/galeri/panzer28032006.wmv

http://italy.indymedia.org/news/2006/03/1033675.php

Coordinamento internazionale Arci Lazio