RELIGIONE: BONDI, DA BERTINOTTI PAROLE CHIARE E LUNGIMIRANTI

«Il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, afferma con chiarezza e lungimiranza, in un’intervista apparsa oggi su ‘La Repubblicà che ‘tra laici e credenti il dialogo è obbligatò. Una tesi che sottoscrivo, da me peraltro tematizzata anche in un saggio, e che fa onore al Presidente della Camera». Lo afferma il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi, che aggiunge: «Non dobbiamo poi sottacere due corollari derivanti dall’affermazione di Bertinotti. Da un lato, il ruolo pubblico della religione nella società, che deve essere separato da un’equivoca politicizzazione integrale della fede, come anche mons. Caffarra ha recentemente sostenuto distinguendo tra un ruolo pubblico e un ruolo direttamente politico della religione, poichè la fede non è un fatto privato». «Dall’altro -prosegue- nelle parole di Bertinotti emerge anche un accento più complesso e sfumato di laicità, assai distante da qualsiasi deriva laicista e, insieme, attento alla ricerca della convivenza tra diversi. Fra questi ‘diversì, vorrei ricordare, vi sono certamente i migranti, sempre più presenti nella nostra società, ma, in primo luogo, le realtà cristiane e confessionali non assimilabili allo Stato». «Se la fede fosse una mera appendice della statualità, ci troveremmo nell’ambito totalitario e totalizzante di uno Stato etico. Bertinotti riapre, così, la porta a quell’elementare verità, in Italia mai riconosciuta fino in fondo, che colloca la fede sia nella dimensione umana privata che in quella sociale e dunque pubblica. Un buon contributo alla politica -conclude Bondi- che ha un bisogno vitale di comuni convergenze e fondamenti culturali».